Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Responsabilità Editoriale Gruppo Italia Energia

Batterie per smartphone, una nuova tecnologia per evitare che esplodano

Gli studiosi dell’Oak Ridge National Laboratory (USA) hanno ideato un elettrolita non infiammabile

Canale Energia - Evitare che le batterie al litio, impiegate ad esempio negli smartphone, esplodano. E’ il risultato che il team di studiosi dell’Oak Ridge National Laboratory (USA) è riuscito a raggiungere realizzando un elettrolita non infiammabile.

Come funziona una batteria al litio 
“In una batteria agli ioni di litio, un sottile pezzo di plastica separa i due elettrodi” – spiega Gabriel Veith, coordinatore  del progetto –  “se la batteria è danneggiata e lo strato di plastica si sbriciola, gli elettrodi possono entrare in contatto e causare la combustione dell’elettrolita liquido nella batteria”.

Un elettrolita non infiammabile
Per risolvere questo problema gli studiosi hanno realizzato un elettrolita non infiammabile aggiungendo agli elettroliti tradizionalmente impiegati un additivo particolare, capace di solidificarsi nel caso in cui i due elettrodi della batteria dovessero entrare in contatto a causa di un danno alla struttura che li separa. In questo modo senza il contatto si evita anche il rischio che il dispositivo prenda fuoco.

Applicazioni
Attualmente la soluzione viene usata per le batterie di droni, automobili e di dispositivi militari, ma gli scienziati non escludono l’uso anche per dispositivi di largo consumo come tablet o smartphone.