Quotidiano Energia - La Commissione europea ha approvato oggi gli sgravi dal sovrapprezzo nelle bollette elettriche “contribution au service public de l’électricité” (Cspe) concessi dalla Francia agli energivori, sui quali l’esecutivo comunitario aveva aperto un’indagine approfondita nel 2014.
Nel mirino di Bruxelles vi era in particolare la riduzione del Cspe concessa agli energivori (aziende industriali con consumi superiori a 7 GWh l’anno) allo 0,5% del loro valore aggiunto annuo (ciascun sito produttivo non poteva comunque pagare una Cspe superiore ai 550.000 euro) nel periodo 2003-2015.
L’Antitrust Ue, spiega una nota, ha concluso adesso che gli sgravi “contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi climatici ed energetici della Ue senza distorcere indebitamente la concorrenza nel mercato unico”. Il Governo francese dovrà però recuperare una parte minore degli sgravi, cioè i circa 50 milioni di euro che eccedono il livello massimo permesso dalle norme Ue sugli aiuti di Stato.
Da ricordare che due mesi fa la Commissione ha invece imposto alla Germania il recupero delle esenzioni dagli oneri di rete concessi agli energivori tedeschi dal 2012 al 2013.