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Responsabilità Editoriale Gruppo Italia Energia

L’energia italiana al 2040, gli scenari di Terna

Ipotesi alla base del Piano di sviluppo della rete

Quotidiano Energia - La domanda elettrica italiana potrebbe raggiungere i 412,7 TWh nel 2040, quando potrebbero essere in circolazione 12,6 milioni di veicoli elettrici e in funzione 6,4 mln di pompe di calore. E’ l’ipotesi “più aggressiva” contenuta nell’edizione 2018 del “Documento di descrizione degli scenari” utilizzati per l’elaborazione del Piano di sviluppo della rete elettrica, che Terna pubblica con cadenza almeno biennale come previsto dalla delibera 627/2016/R/Eel dell’Autorità dell’Energia.

Il Documento è stato elaborato da Terna attraverso una “sensitivity analysis”, partendo dagli scenari tracciati da Entso-E nel “Tyndp 2018 Scenario Report” e dalla Sen ma variando una serie di input macro e microeconomici con l’utilizzo di una modello proprietario, anche allo scopo di rispondere alla delibera 856/17 che ha recentemente aggiornato i requisiti del Piano di sviluppo della rete.

In particolare, il Tso ha ipotizzato due scenari contrastanti, uno più conservativo (“Terna Base”) e l’altro più aggressivo (“Terna Sviluppo”).

Terna Base è caratterizzato da ridotti investimenti in tecnologie efficienti e da un limitato livello di switching verso il vettore elettrico, con un Pil in crescita annua dello 0,5% nel periodo 2016-2040 e una popolazione in lieve contrazione. Lo scenario prevede un livello di efficienza energetica leggermente inferiore ai target della Sen, indicando un risparmio di circa 9 mln Tep (dagli 88 mln Tep del 2016 a 79 mln Tep nel 2040). In termini di diffusione delle tecnologie a maggiore impatto sui consumi elettrici, Terna Base assume al 2030 e al 2040, rispettivamente, 1,6 e 4,6 mln di veicoli elettrici e 3,6 e 5 mln di pompe di calore (al 2030 la Sen indica 5 mln di veicoli elettrici).

Il risultato è una domanda elettrica in crescita annua dello 0,6% fino a 340 TWh nel 2030, sostanzialmente in linea con i livelli considerati dalla Sen. Al 2040 la domanda arriverebbe a 361 TWh.

Terna Sviluppo, invece, presuppone una crescita economica (Pil +1,4% l’anno nel 2016-2020 e +1,2% nel 2021-2040) più sostenuta rispetto a quella contemplata dalla Sen e una popolazione in leggero aumento. Al 2030 e 2040 i veicoli elettrici raggiungerebbero i 4,5 mln e 12,6 mln e le pompe di calore 4,2 e 6,4 mln. In questo scenario sarebbero centrati gli obiettivi di efficienza fissati dalla Sen al 2030 (-10 mln Tep) e al 2040 si arriverebbe a 24 mln Tep di risparmi sui consumi di combustibili fossili (dagli 88 mln Tep del 2016 a 64 mln Tep).

La domanda elettrica salirebbe dell’1,1% l’anno tra il 2016 e il 2030 raggiungendo i 364,3 TWh: un livello che si colloca tra i due scenari di Entso-E “Sustainable Transition” e “Distributed Generation”, presi a riferimento da Terna per le analisi costi benefici del piano di sviluppo della rete. Al 2040 la domanda arriverebbe a 412,7 TWh.

Quanto alla domanda di potenza alla punta (54,5 GW nel 2017, massimo storico 60,5 GW nel 2015), nello scenario base si avrebbero 61 GW al 2030 e 66,4 GW al 2040, in quello di sviluppo 66,5 e 76,3 GW rispettivamente.

Terna propone infine una previsione dell’evoluzione dei prezzi delle quattro principali commodity su cui si basano i suoi piani di sviluppo, anche in questo caso suddivisa tra Base e Sviluppo.

Nell’ipotesi più conservativa il gas passerebbe dai 15,4 €/MWh del 2016 a 25 €/MWh nel 2040 (20 €/MWh nel 2020 e 22,5 €/MWh nel 2030), il carbone da 59,4 a 72,3 €/ton (57,2 e 64,7 €/ton), il petrolio da 315,2 a 752,5 €/ton (349,9 e 551,2 €/ton) e la CO2 da 5,4 a 35 €/ton (10,3 e 22,7 €/ton). Nello scenario Sviluppo, nel 2040 il gas raggiungerebbe 28 €/MWh (20,5 €/MWh nel 2020 e 24,3 €/MWh nel 2030), il carbone 90,3 €/ton (60,2 e 75,3 €/ton), il petrolio 877,9 €/ton (370,8 e 624,4 €/ton) e la CO2 55 €/ton (13,7 e 34,3 €/ton).