Quotidiano Energia - I Paesi Ue hanno installato l’anno scorso nuovi impianti fotovoltaici per 6,03 GW, il 6% in più rispetto ai 5,69 GW del 2016. In base ai dati preliminari pubblicati oggi da SolarPower Europe, l’incremento sale al 28% (a 8,61 GW) includendo le nazioni europee extra-Ue, in particolare la Turchia che nel 2017 ha avviato nuova capacità per 1,79 GW, oltre il doppio rispetto ai 570 MW dell’anno precedente.
Proprio la Turchia è risultata così nel 2017 il primo mercato FV europeo, davanti alla Germania che ha realizzato 1,75 GW (+23% sul 2016). Il Regno Unito ha perso invece il suo ruolo di leader, scivolando a causa della cancellazione dei programmi incentivanti del 54% a 912 MW (erano stati 1,97 GW nel 2016 e 4,1 GW nel 2015). Francia e Olanda, viceversa, hanno beneficiato di un forte sostegno governativo e registrato l’anno scorso una crescita a due cifre: +58,9% con 887 MW la prima, +70% con 853 MW la seconda. Notevoli progressi anche in Spagna, dove i 135 MW installati hanno rappresentato un incremento del 145%.
Commentando i dati preliminari 2017, che non includono ancora l’Italia, l’a.d. di SolarPower Europe, James Watson, ha espresso soddisfazione per l’aumento dei nuovi impianti FV, ma sottolineato che “servono adesso politiche in grado di assicurare che la Ue possa beneficiare appieno delle energie pulite”. Più in dettaglio, ha esemplificato Watson, “se le misure contro i pannelli solari importati fossero rimosse, assisteremmo a un incremento del FV nell’auto-consumo Ue di circa il 20-30%”. Analogamente, “se la Ue adottasse un target per le rinnovabili del 35% in luogo di quello attualmente stabilito nel 27%, verrebbero creati non meno di 120.000 nuovi posti di lavori”.
Nei prossimi anni, ha comunque annunciato l’executive advisor e direttore Market intelligence di SolarPower Europe, Michael Schmela, “prevediamo una forte crescita del solare perché numerosi Stati membri Ue stanno scegliendo questa tecnologia per centrare i loro target vincolanti per le rinnovabili al 2020”.