Quotidiano Energia - Un censimento della mobilità urbana, elettrica e non, per fotografare lo stato dell’arte del settore nei Comuni italiani: dal numero di distributori di carburanti presenti al numero di colonnine per la ricarica elettrica, dai servizi di trasporto alternativo al privato (car o bike sharing, taxi) alla presenza di aree pedonali, ztl o piste ciclabili.
Il Comitato promotore di e-mob, la conferenza nazionale della mobilità elettrica, invierà in questi giorni un “questionario preliminare” ai Comuni sottoscrittori della Carta Metropolitana dell’Elettromobilità, l’evoluzione della precedente Carta di Arese e presentata nel maggio 2017.
“L’idea è quella di creare un data base - spiega Camillo Piazza, presidente di Class Onlus (l’associazione ambientalista che fa parte del Comitato Promotore) - con le informazioni necessarie per indirizzare al meglio le future iniziative”.
Tornando alla Carta, dalla sua presentazione a oggi sono circa una settantina le amministrazioni che hanno già approvato o stanno per aderire: l’ultima, in ordine cronologico, è quella di Fiorano Modenese. Aderendo all’iniziativa, con una delibera approvata dalla Giunta, il Comune emiliano si è così impegnato - si legge in una nota - a migliorare la qualità dell’aria, abbattere le emissioni inquinanti e climalteranti, favorire l’efficienza energetica e utilizzare le fonti rinnovabili e ridurre le importazioni di combustibili fossili.
In questi giorni, inoltre, è partita anche la “chiamata” per nominare i rappresentanti (sia dei soggetti promotori che di quelli sottoscrittori) che parteciperanno ai quattro gruppi di lavoro impegnati nell’elaborazione di proposte concrete sulla base dei principi enunciati nella Carta. In concreto, ciascun gruppo avrà il compito di scrivere le delibere di attuazione, spiegano gli organizzatori, così che l’applicazione dei contenuti del documento avvenga in maniera “corale e il più possibile uniforme” su tutto il territorio. D’altra parte i promotori dell’iniziativa, nata dall’evoluzione della Carta d’Arese, hanno sempre sostenuto la necessità di una “rivoluzione dal basso” e cioè proprio a partire dalle realtà Comunali, quelle più vicine alle questioni legate alla mobilità e ai problemi dell’inquinamento atmosferico nei centri urbani.
Il momento per fare il punto sui risultati di queste iniziative (censimento, delibere “standardizzate”, elenco delle adesioni) sarà la prossima conferenza e_ mob 2018, organizzata a Milano dal 27 al 29 settembre. Rispetto all’edizione 2017, il Comitato Promotore resta invariato ed è composto da Regione Lombardia, dal Comune di Milano, dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi, dal ministero dell’Ambiente, da A2A, da Enel, da Hera, dal Consorzio Cobat, da Itas Mutua e da Class Onlus.