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Responsabilità Editoriale Gruppo Italia Energia

Enel, centrale Brindisi resta tra gli essenziali per il 2018

L’Autorità conferma regime reintegrazione

Quotidiano Energia - La centrale Enel di Brindisi Sud resta tra gli impianti essenziali anche per il 2018. Lo ha deciso l’Autorità per l’energia (che ha ufficialmente cambiato nome in Arera).

“Sulla base delle informazioni e dei dati ricevuti – si legge nella delibera 928/2017 - è possibile valutare positivamente l’ipotesi di procedere ad accogliere, nei limiti esplicitati nel prosieguo, l’istanza di ammissione al regime di reintegrazione relativa all’impianto Brindisi Sud, in ragione del maggior beneficio atteso per i consumatori - soprattutto in termini di contenimento e stabilizzazione del corrispettivo uplift - nel prevedere che il suddetto impianto sia assoggettato al predetto regime piuttosto che stabilire che sia espunto dall’elenco degli impianti essenziali”.

L’ammissione al regime di reintegrazione dei costi è ovviamente condizionata al rispetto degli impegni presi da Enel con l’Antitrust (che in base alle stime del Garante comportano un risparmio di circa 200 mln € rispetto ai criteri ex delibera 111). Inoltre, in sede di riconoscimento del corrispettivo di reintegrazione, “saranno ammessi soltanto costi fissi coerenti con il principio di efficienza e strettamente necessari al normale esercizio dell’impianto”.

Infine, “il numero di anni complessivi del periodo di ammortamento delle immobilizzazioni incluse nel capitale investito dovrà essere non inferiore al maggiore fra il corrispondente numero applicato per la redazione del bilancio di esercizio ai fini civilistici e il numero di anni di durata complessiva del normale ciclo di vita utile dell’immobilizzazione medesima, fatti salvi eventuali scostamenti dal criterio appena enunciato supportati da elementi sufficienti, oggettivi e verificabili”.

Come noto, il futuro della centrale a carbone da 2.640 MW è legato anche all’esito dell’indagine avviata dalla Procura di Brindisi sulla presunta pericolosità delle ceneri. I giudici hanno concesso una proroga a fine febbraio per il funzionamento della centrale ma Enel ha avviato un progetto sperimentale sulle ceneri con l’obiettivo di ottenere il dissequestro. Il tutto in attesa dell’incidente probatorio che dovrà verificare l’effettiva pericolosità delle ceneri, comunque negata dalla società.