Quotidiano Energia -
Non più solo rinvio di un anno. Ormai sia PD che M5S spingono anche per una revisione dell'ultimo step della riforma della tariffa elettrica che elimina la progressività per la componente oneri di sistema.
Dopo la risoluzione presentata dal deputato e responsabile energia del PD, Gianluca Benamati, volta ad "assicurare gradualità nell'applicazione e omogeneità nella distribuzione delle variazioni tariffarie", ieri è stata presentata sempre in X commissione Camera una proposta di risoluzione firmata da 6 rappresentanti del M5S capitanati da Davide Crippa, il cui odg mirante al rinvio di un anno della riforma era già stato accolto in occasione del varo della Legge europea.
Come noto, quest'ultima contiene anche le agevolazioni per gli energivori. Circostanza che ha portato l'Aeegsi a segnalare a Governo e Parlamento la possibilità di rinviare l'attuazione della riforma tariffaria rispetto alla data del 1° gennaio 2018 per evitare il peso cumulato dei due provvedimenti su un'ampia fascia di consumatori italiani.
Sulla base di tali considerazioni, la risoluzione Crippa (disponibile sul sito di QE) intende impegnare il Governo a "valutare gli effetti applicativi delle disposizioni richiamate in premessa adottando ogni iniziativa utile, per quanto di competenza, volta a rivedere la riforma tariffaria, anche alla luce delle recenti modifiche normative apportate dalla legge europea 2017, al fine di evitare ulteriori aggravi di spesa agli utenti domestici e di correggere gli effetti regressivi della stessa".