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Responsabilità Editoriale Gruppo Italia Energia

Acer-Ceer: Italia prima per oneri Fer

Tra i più bassi d'Europa, invece, quelli di rete

Quotidiano Energia - L'Italia è al sesto posto in Europa- dopo Danimarca, Germania, Portogallo, Belgio e Spagna - nella classifica dei prezzi elettrici più alti per i consumatori domestici, ma svetta in prima posizione quanto a oneri per le fonti rinnovabili. E' quanto emerge dal rapporto di monitoraggio dei mercati al dettaglio dell'energia di Acer e Ceer, secondo cui nell'ultimo bimestre del 2016 la Penisola vantava il poco invidiabile primato della quota della bolletta destinata alle Fer: 22%, 1 punto in più di Germania, Norvegia e Slovacchia (seconde classificate a pari merito) e a distanza siderale dallo 0,4% della Polonia, ultima in graduatoria.

In base al rapporto - basato sui prezzi praticati dagli incumbent alle famiglie delle città capitali con consumo annui ipotizzati di 3.500 kWh - gli italiani sono però tra i meno oberati d'Europa dagli oneri di trasmissione e distribuzione, che pesano per appena il 19%: percentuale superiore solo a quella di Grecia (16%) e Malta (17%) e corrispondente a meno della metà dei Paesi più cari (Norvegia 48%, Lussemburgo 43%, Danimarca 38%).

La componente energia delle bollette elettriche va dal 78% di Malta al 13% della Danimarca, con l'Italia a metà classifica con il 38%. E proprio il Paese scandinavo è davanti a tutti per peso fiscale (tasse più Iva) con il 57%. Seguono Svezia (38%), Belgio (34%) e Norvegia (32%, appena l'1% sopra a Germania e Finlandia). L'Italia è anche qui è nella media con il 20%.

Per quanto riguarda il gas, il rapporto Acer-Ceer (consumi ipotizzati per famiglia 11.000 kWh/anno) indica nel novembre-dicembre 2016 i prezzi più alti in Svezia, Finlandia, Portogallo e Italia. Nel nostro Paese la componente energia pesa per il 36%, come in Francia e superiore solo a Olanda (35%) e Paesi scandinavi (dal 27 al 29%). Il record dei minori oneri è della Grecia, con una componente energia pari al 78%.

Il peso fiscale nel gas è in Italia del 22%, terzo posto dopo Danimarca (38%) e Olanda (31%), e quello degli oneri di trasmissione e distribuzione del 28% (qui siamo a metà di una classifica guidata da Lituania, Francia e Spagna con il 43, 41 e 39% rispettivamente).

Considerando la media europea, il rapporto evidenzia nel complesso dal 2012 al 2016 un continuo calo della componente energia, dal 41 al 35% nell'elettricità e dal 56 al 50% per il gas.

Acer e Ceer hanno pubblicato anche due rapporti di monitoraggio sui mercati all'ingrosso dell'elettricità e del gas.

Nell'elettricità, i regolatori mettono l'accento sui "limitati volumi di capacità trans-zonale resi disponibili al trading dai Tso", che rappresentano "una delle barriere più significative all'ulteriore integrazione dei mercato europei".

Nel 2016 sono stati osservati vari gradi di convergenza dei prezzi dayahead in Europa: da uno spread inferiore a 0,5 €/MWh tra Portogallo e Spagna, tra Repubblica Ceca e Slovacchia e tra Lettonia e Lituania, a 10 €/MWh ai confini britannici, tra Austria e Italia e tra Germania e Polonia. "Ciò conferma la rilevanza di massimizzare il volume di capacità trans-zonale scambiabile, specialmente ai confini con gli spread più marcati", rimarcano Acer e Ceer, secondo i quali "per superare questa situazione è di fondamentale importanza assicurare un equo trattamento degli scambi interni alle bidding zone e trans-zonali e aumentare il coordinamento a livello di Tso".

Il mercato all'ingrosso del gas, invece, "sta migliorando in termini di funzionamento degli hub e convergenza dei prezzi, ma la situazione differisce tra le varie aree geografiche". Anche qui, sottolineano comunque le associazioni dei regolatori, "restano importanti barriere in alcuni Stati membri, in particolare nell'Europa sud-orientale, che influiscono negativamente sul funzionamento e la liquidità del mercato".

Per quanto riguarda i prezzi all'ingrosso, infine, è continuata nel 2016 la tendenza al ribasso sia nell'elettricità che nel gas, ma in parallelo sono sempre più frequenti le impennate di prezzo. I ribassi di prezzo si sono estesi l'anno scorso anche alle bollette dei consumatori finali.

Da registrare anche un rapporto pubblicato oggi da Ceer sui poteri assegnati alle autorità di regolazione nazionali, frutto di un'indagine su 21 regolatori europei tra cui la nostra Aeegsi. Dal rapporto emerge che "gran parte dei regolatori nazionali dispongono del potere di imporre sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive sulle società dell'elettricità e del gas che non rispettano i loro obblighi".