Quotidiano Energia - "Il tema del rapporto tra venditori di elettricità e distributori con riferimento alla riscossione e gestione degli oneri di sistema è all'attenzione del ministero dello Sviluppo economico, che ha già avviato un confronto con l'Autorità per l'energia e gli operatori del settore" per individuare una soluzione "che consenta di assicurare la certezza dei flussi finanziari che alimentano i conti relativi agli oneri di sistema, anche in presenza di morosità da parte dei clienti finali, obbligati dal punto di vista giuridico ed economico a sostenere detti oneri".
A dirlo oggi il viceministro dello Sviluppo economico, Teresa Bellanova, rispondendo in commissione Attività Produttive della Camera a un'interrogazione presentata la scorsa estate dal deputato M5S, Davide Crippa sul caso Gala e in particolare sull'eventuale impatto in bolletta della vicenda e sul maggior costo per le PA coinvolte nelle gare Consip a seguito dell'attivazione del servizio di salvaguardia.
Sul primo punto, come sottolineato dall'esponente M5S in sede di replica, Bellanova non ha risposto, ha invece tratteggiato il possibile intervento futuro allo studio dell'esecutivo. Dopo aver sottolineato che gli strumenti regolatori vigenti "non si sono rivelati sufficienti ad affrontare efficacemente il problema" ed aver ricordato la segnalazione dell'Antitrust per invocare un intervento urgente del legislatore sulla questione, il viceministro (la risposta è in allegato sul sito di QE) ha detto che "il Governo sta valutando l'opportunità di presentare una proposta che stabilisca i principi secondo cui disciplinare la materia in ordine alla gestione dei flussi finanziari degli oneri, all'allocazione dei rischi tra venditori e distributori e, infine, che disponga in merito agli strumenti per la riscossione degli oneri dovuti dai clienti morosi, evitando rischi di socializzazione".
Bellanova ha ricordato quindi come nelle more di una soluzione definitiva l'Autorità abbia pubblicato un nuovo documento di consultazione e che l'introduzione di un albo dei venditori elettrici, previsto dalla Legge concorrenza e in fase di attuazione, costituisca "uno strumento atto a garantire l'operatività nel mercato della vendita al dettaglio di soggetti solidi ed affidabili anche dal punto di vista economico e finanziario".
Venendo infine agli effetti derivanti dalla "situazione debitoria di Gala" sugli aderenti alla gara Consip aggiudicata dalla società, il maggior incremento si prefigurava per l'illuminazione pubblica nei Comuni del Lazio dove, ha detto il rappresentante Mise, "il prezzo di aggiudicazione della gara era stato particolarmente vantaggioso per le PA. In tale caso, l'incremento di costo conseguente all'entrata in salvaguardia era stimato nell'ordine del 20% (circa 40 €/MWh); la fornitura elettrica per usi diversi avrebbe invece comportato una maggiorazione di circa 27 €/MWh". Enel Energia, continua Bellanova, è tuttavia poi subentrata a Gala nel contratto "alle medesime condizioni contrattuali per la fornitura di elettricità alla Regione Lazio; in tal caso pertanto non sono previste maggiorazioni di costo per tutto l'anno in corso".
Bellanova conclude sottolineando che dalle informazioni acquisite dal Mef "si è appreso che, a seguito delle azioni poste in essere dalla Consip, è stato possibile mitigare gli effetti negativi dell'inadempimento da parte del fornitore, evitando così un maggior costo di circa 23,5 mln € che si sarebbe verificato qualora le PA fossero rimaste in salvaguardia fino al termine dei propri contratti". Consip, conclude il viceministro ha comunque avviato le procedure per l'aggiudicazione del nuovo contratto di approvvigionamento di elettricità per il 2018.