Quotidiano Energia - Il prezzo del kWh fotovoltaico scende per la prima volta sotto i 2 centesimi di dollaro. La gara bandita dall'Arabia Saudita per la realizzazione di un impianto da 300 MW a Sakaka, nel nord del Paese, ha attratto infatti 8 offerte, una delle quali ha proposto un costo livellato dell'elettricità (Lcoe) di 6,697 halalas per kWh, equivalenti a 0,017 $/kWh.
L'offerta è stata presentata da un tandem costituito dalla francese Edf Energies Nouvelles e dalla Masdar di Abu Dhabi (proprio Abu Dhabi deteneva sinora il record del minor costo FV con i 2,42 cent$/kWh offerti un anno fa da JinkoSolar e Marubeni).
Al secondo posto della graduatoria - annunciata ieri dal Renewable energy project development office (Repdo) del ministero dell'Energia saudita - è risultata la locale Acwa Power con un'offerta da 8,78 halalas/kWh. Seguono Marubeni (9,97 halalas/kWh), Engie (10,39 halalas/kWh), Jgc e Trina Solar (10,44 halalas/kWh), Mitsui e Gcl (10,71 halalas/kWh), Total (10,72 halalas/kWh) e Cobra e Canadian Solar (12,62 halalas/kWh).
Il Repdo valuterà ora le offerte - che devono rispettare una serie di criteri tra cui almeno il 30% di contenuto locale - in un periodo di tre mesi, con l'obiettivo di firmare il power purchase agreement (Ppa) entro il gennaio 2018 e arrivare all'avvio dell'impianto nel giugno 2019.
Da ricordare che Edf e Masdar sono già partner in un progetto FV da 800 MW a Dubai.
La gara FV rappresenta un passo avanti nel piano per le rinnovabili dell'Arabia Saudita, che punta a sviluppare nei prossimi 10 anni una trentina di progetti eolici e solari per un totale di 9.500 MW. Il piano Fer si inquadra nella strategia da 50 miliardi $ avviata da Riad per diversificare l'economia del Paese, che passerà anche dalla vendita di circa il 5% della compagnia petrolifera di Stato Saudi Aramco.