Canale Energia - Il ruolo del consumatore e la sua potenzialità in una nuova dinamica delle reti sono tra gli argomenti al centro della European Utility Week, fiera congresso annuale dedicata al mondo delle utility in corso ad Amsterdam in questi giorni (3-5 ottobre) di cui Canale Energia è media partner.
Mentre da un lato aumentano le opportunità date dalla tecnologia, pensiamo ai prosumer, gli utenti finali in grado di produrre in parte o totalmente l'energia di cui hanno bisogno, l'aumento dell'impiego di energia nelle attività domestiche e il controllo puntuale della rete evidenziano sempre di più i casi di povertà energetica. Sono proprio gli individui con poca capacità economica, difatti, gli stessi che, per scarsa conoscenza, fanno un uso poco efficiente delle risorse energetiche. L'Unione europea è già impegnata ad individuare strategie di diffusione di una cultura dell'efficienza dei consumi.
Come cambia il rapporto con l'utente in una rete sempre più democratica
L'utente è sempre più attivo nel suo rapporto con l'energia e le reti, grazie ai molti device a disposizione a partire dal proprio smartphone fino a semplici strumenti che permettono, con il solo inserimento nelle prese di corrente o con la sostituzione di lampadine apposite, di connettersi alla rete wifi per controllare a distanza la propria abitazione. È così possibile ottenere i dati sui propri consumi in tempo reale e, i alcuni casi, sopperirvi con l'auto produzione. Questa interazione con la rete, però, pone degli interrogativi su confini e potenzialità di un dialogo che sia "alla pari" tra utility e consumatore.
Energia democratica, cosa vuol dire e cosa implica
Come si può realizzare il rapporto tra utility e utente finale e, sopratutto, come renderlo un processo democratico?
A queste domande gli esperti presenti alla European Utility week non hanno ancora una risposta univoca. Certamente case sempre più intelligenti, App e nuove implementazioni come la blockchain rendono questo processo sempre più prossimo, ma dal decorso non banale. Forse dopo tanto andare avanti verso una decentralizzazione della tecnologia su device come gli smartphone si tornerà a cercare un rapporto esclusivo utente/ utility.