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Responsabilità Editoriale Gruppo Italia Energia

Accumuli: “Numerose potenzialità ma attenzione agli utilizzi”

I risultati dei progetti pilota di Terna

Quotidiano Energia - "I progetti di cui oggi presentiamo i primi importanti risultati consentono al nostro Paese di giocare un ruolo di primo piano in Europa nello storage elettrico. Terna stessa ne è stata l'apripista, creando così le premesse per la messa a punto di numerose applicazioni e servizi e per uno sviluppo progressivo 'a mercato', potenzialmente in grado di attrarre investimenti privati". E' quanto affermato da Luigi Michi, responsabile della divisione Strategia e Sviluppo della società, mercoledì a Milano nel corso del suo intervento al primo seminario pubblico sui progetti pilota di storage.

Il programma sperimentale di Terna è diviso in due progetti con il fine di testare e validare l'utilizzo dell'accumulo elettrochimico (supercapacitor e diversi tipi di batterie: al litio, zebra, a flusso e NaS) a livello "utility scale". I due progetti "Large Scale" e "Storage Lab", ha spiegato Michi, coprono l'intero range di applicazioni possibili per i sistemi di accumulo: da quelle fortemente energy-intensive (primo progetto) a quelle maggiormente power-intesive (secondo).

"Le batterie in generale, a livello globale, stanno attraversando una significativa evoluzione tecnologica - ha proseguito Michi - con una decrescita dei costi che fa ben sperare per il futuro. La nostra esperienza contribuirà molto ad accrescere la conoscenza del funzionamento delle batterie e comprendere quali servizi possano offrire al fine di tenerne nel dovuto  conto per lo sviluppo di prodotti ad hoc su Msd. Abbiamo fatto interessanti e utili scoperte nella loro messa in opera e nel loro esercizio".

Il responsabile è, quindi, passato a riassumere brevemente i principali risultati (approfonditi nella sessione pomeridiana) a partire dai rendimenti dei vari sistemi che possono diminuire significativamente  quando i cicli di utilizzo prevedono volumi di energia scambiata inferiori rispetto a quelli standard: un'evidenza, ha sottolineato, trascurabile rispetto al valore del servizio reso.

Una evidenza importante riguarda, invece, i tempi di risposta "ultrarapidi" grazie ai quali gli accumuli sono in grado di garantire un'inversione di potenza, in qualsiasi condizione di carico, in meno di 200 ms. Una caratteristica, ha evidenziato Michi, che li rende una "risorsa pregiata" per il Sistema di Difesa di Terna.

Altro tema cruciale riguarda i cicli di invecchiamento delle tecnologie: "L'aspetto fondamentale è la destinazione per la quale la batteria è progettata e utilizzata". Dai test di ciclaggio, infatti, è emerso che alcuni sistemi  sono in grado di sostenere oltre 5.000 cicli con un degrado minimo di prestazioni mentre altri mostrano elevati tassi di invecchiamento già dopo 1.000 cicli.

Inferiore ai valori attesi, infine, il contributo dei sistemi di accumulo "energy intensive" alla riduzione della Mpe (mancata produzione eolica): si tratta della sperimentazione portata avanti in Campania in cui i target fissati sono stati raggiunti solo grazie all'impiego di soluzioni di Dynamic thermal rating che permettono in alcune condizioni il sovraccarico delle linee; i flussi e le dinamiche della produzione eolica si sono rivelati nel tempo non commisurati ai megawatt di storage installati.

"Quando abbiamo avviato la sperimentazione - ha spiegato Michi - abbiamo operato una suddivisione un po' scolastica tra energy intensive e power intensive, in realtà col tempo ci siamo resi conto che queste batterie nascondono una pluralità e potenzialità di servizi (anche sovrapponibili) che potrà essere adeguatamente sfruttata". Gli accumuli potranno essere quindi impiegati con localizzazione a livello della trasmissione e della distribuzione nonché al livello "behind the meter", se favoriti da schemi di mercato e modelli di utilizzo flessibili.

A livello geografico, infine, le aree trainanti saranno Usa, Giappone ed Europa, che secondo le stime contribuiranno a portare la capacità installata nel mondo a oltre 81 GW al 2024.