Quotidiano Energia - di F.G. - Vuoi per il putiferio mediatico e politico scatenato dal diesel-gate, vuoi per la crescita dei veicoli alternativi e il rinascimento "ingentilito" dei turbo benzina, il gasolio ha smesso di essere il carburante favorito degli automobilisti dell'Europa a 15, anche se resta il preferito degli italiani.
Un "tuffo nel passato" dopo la dieselizzazione degli ultimi 25 anni, documentato dall'ultimo report di Acea sull'industria automotive del Vecchio Continente, secondo cui nella prima metà del 2017 la quota di mercato delle auto diesel nell'Ue-15 è scesa di quasi 4 punti rispetto all'anno precedente al 46,3%. "Un passo indietro quasi del tutto controbilanciato dalla crescita delle vendite di veicoli a benzina", osserva l'associazione dei costruttori europei, che stima la market share delle vetture a benzina al 48,5%. Il tutto corredato inoltre dall'impennata messa a segno nello stesso periodo dalle immatricolazioni "alternative", che nel complesso dell'Unione europea sono cresciute del 37,8%, raggiungendo una quota sul totale dell'Ue-15 del 5,2%.
L'unica eccezione di peso a questo trend, come detto, è rappresentata dall'Italia (le altre due sono Danimarca e Olanda), dove il gasolio ha guadagnato nel periodo gennaio-giugno 2017 un punto e mezzo di market share al 56,2%. In Francia il calo è stato del 4,9% al 47,9%, il Germania del 5,6% al 41,2%, il Spagna del 7% al 50% e nel Regno Unito del 4,1% al 43,8%.