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Assoidroelettrica, idrogeno prematuro, pensare a rinnovabili

Valido nel medio termine. Meglio concentrarsi su target 2030

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 06 MAG - "L'idrogeno rappresenterà indubbiamente un valido strumento per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese nel medio e lungo termine. Oggi però è prematuro parlarne; dovremmo prima di tutto pensare a garantire gli obiettivi da fonti rinnovabili elettriche al 2030. Al ritmo attuale di Megawatt installati difficilmente raggiungeremo il traguardo". Così il direttore generale di Assoidroelettrica, Paolo Taglioli, in audizione in commissione Attività produttive alla Camera sulla discussione della risoluzione che riguarda il sostegno della trasformazione energetica, delle fonti rinnovabili e dell'idrogeno.

"Il primo passo verso la transizione ecologica - osserva - è quello di garantire il phase out dal carbone, l'uscita dal carbone, con garanzie per i lavoratori. Il gas sarà lo strumento più ecologico nei prossimi 15-20 anni", sarà centrale specie con le centrali a ciclo combinato, e sarà la fonte che garantirà la transizione.

"Sottrarre alla rete di trasmissione nazionale energia rinnovabile da dedicare alla produzione di idrogeno - spiega Taglioli - significa sottrarre energia rinnovabile alle utenze domestiche e industriali ricorrendo così a fonti fossili. Oggi nell'intero Pianeta abbiamo 5mila veicoli a idrogeno e qualche bus in Germania; quando si pensa all'idrogeno verde dobbiamo pensare agli utilizzatori" e quindi "al mercato" che si basa "su domanda e offerta".

"Sui nostri impianti potremmo anche installare la produzione di idrogeno ma da destinare a quale mercato - si chiede il direttore generale di Assoidroelettrica - poi l'idrogeno andrebbe trasportato e si dovrebbe pensare a un vettore verde, altrimenti ci sarebbe un'altra forma di inquinamento". (ANSA).

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