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Rinnovabili: imprese, aggiornare il Pniec su eolico offshore

"Serve lavoro di comunicazione per vincere opposizioni locali"

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 14 APR - L'eolico offshore ha grandi possibilità in Italia, paese con migliaia di chilometri di coste. Ma occorrono autorizzazioni più rapide, un aggiornamento del Piano energetico nazionale (che ora dà poco spazio a questa fonte) e un lavoro di comunicazione con le realtà locali, spesso contrarie alle centrali eoliche in mare. E' questo il messaggio lanciato dai manager del settore che hanno partecipato stamani a un convegno dell'Anev (l'associazione di categoria) sulle prospettive dell'eolico offshore in Italia.

Guido Bortoni, consulente dell'Unione europea, ha spiegato che "nell'eolico offshore l'Italia parte da zero, non avendo ancora impianti. Il Pniec (Piano nazionale integrato energia e clima) prevede 900 gigawatt al 2030. In Europa oggi gli impianti sono concentrati nel Mare del Nord, il Baltico e l'Atlantico.

L'obiettivo dell'Ue è 60 GW di eolico offshore al 2030 e 300 al 2050".

I vantaggi delle centrali eoliche in mezzo al mare sono la possibilità di installare pale molto più grandi che sulla terraferma, l'assenza di consumo del suolo e i processi autorizzativi più semplici. Il Nord Europa è avvantaggiato perché ha forti venti e fondali bassi, sui quali poggiare direttamente le pale. Il Mediterraneo ha fondali profondi e venti meno forti: qui è più indicato l'eolico flottante, con le pale su piattaforme galleggianti ancorate al fondale.

"Saipem ha le tecnologie per l'eolico flottante - ha spiegato il manager Francesco Racheli -. Costruiamo nel Mare del Nord, in Francia e a Taiwan".

"Il Pniec sottostima l'eolico offshore - ha commentato Luca Piemonti di Terna -, anche se ora è in fase di riscrittura. Le zone più adatte sono ad ovest della Sardegna, a sud della Sicilia e a est della Puglia". Gianni Silvestrini della ong Kyoto Club ha ricordato come "a Rimini, in Sardegna e in Sicilia l'opposizione degli enti locali e della popolazione ha bloccato i progetti di eolico offshore". Per il manager Lorenzo Palombi di BayWa "serve un lavoro di comunicazione con le realtà locali". (ANSA).

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