(ANSA) - ROMA, 4 OTT - Nel primo semestre del 2018 i consumi
di energia primaria in Italia sono cresciuti del 3,2% rispetto
allo stesso periodo 2017, trainati da trasporti (+2,2%) e
settore industriale (+2,6%). A livello di fonti energetiche si
registra un incremento del consumo di petrolio (+4,5%), che
interrompe un trend di riduzione in atto dal 2016, mentre
risultano in calo sia il gas naturale (-1,6%), dopo tre anni di
aumenti, che il fotovoltaico (-10%), nonostante la crescita
delle rinnovabili nel loro insieme (+9%).
È quanto emerge dall'Analisi trimestrale del sistema
energetico italiano dell'Enea che evidenzia incrementi
generalizzati dei prezzi di tutte le commodity energetiche,
soprattutto greggio (+32%, ai massimi dal 2014) e gas (+17%, ai
massimi dal 2013) con un impatto significativo sui prezzi della
borsa elettrica (+5% nel semestre, +20% nel II trimestre
rispetto allo stesso periodo 2017). I prezzi dei permessi di
emissione di anidride carbonica a carico dei produttori
elettrici sono più che triplicati negli ultimi 12 mesi.
"Nonostante questi forti incrementi, nei primi sei mesi del
2018 i consumi di energia sono cresciuti di oltre il 3% sulla
spinta della produzione industriale e del PIL - sottolinea
Francesco Gracceva, l'esperto Enea che ha coordinato l'analisi
-. Tuttavia, nella seconda metà dell'anno, il progressivo
trasferimento dei rialzi dei prezzi all'ingrosso su quelli
finali rischia di frenare i consumi e di ripercuotersi
negativamente su un'economia che già presenta segni di
rallentamento. Tutto ciò in un contesto che non lascia
prevedere, almeno a breve, riduzioni dei prezzi delle commodity
energetiche". (ANSA).
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