Riprendono negli Usa le operazioni di sgombero del 'Dakota Access oil pipeline camp', l'insediamento di manifestanti Sioux che si oppongono all'oleodotto che attraversa territori dei nativi americani.
L'area, in North Dakota, è stata praticamente evacuata e rimangono tra le 25 e le 50 persone a cui verrà chiesto di lasciare l'insediamento, per evitare l'arresto.
Il governatore dello Stato, Doug Burgum, ha detto che l'autostrada vicina al 'camp' è tuttora presidiata dalle forze dell'ordine.