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Energia da sole e vento insieme per le città smart di domani

Scienziati creano dispositivi che riescono a sfruttare entrambe

Redazione ANSA ROMA

- ROMA - Riuscire a sfruttare contemporaneamente l'energia del sole e del vento grazie a dispositivi capaci di incamerarle entrambe, insieme ma anche separatamente quando ne è disponibile una sola. È ciò su cui puntano i ricercatori dell'Istituto di nanoenergia e nanosistemi di Pechino, che attraverso un'innovazione tecnologica intendono alimentare le città smart del futuro.
Se nei centri urbani l'energia solare è messa a frutto, non altrettanto si può dire per l'energia del vento, che viene sprecata per problemi di dimensioni e sicurezza delle turbine eoliche. Gli scienziati hanno però accantonato pale e rotori decidendo di usare il vento per l'effetto triboelettrico, che è lo stesso effetto sperimentabile quotidianamente con l'energia statica. Si tratta di un fenomeno che si genera quando avviene un trasferimento di cariche elettriche tra due materiali diversi strofinati tra loro.
In sostanza i ricercatori hanno combinato celle solari in silicio con un nanogeneratore triboelettrico composto da fogli di plastica e Teflon separati dall'aria. Quando soffia il vento, il foglio di plastica si avvicina e si allontana da quello di Teflon, generando elettricità. Gli esperti hanno messo a punto dispositivi dalle dimensioni di 120 per 22 millimetri, con uno spessore di appena 4 mm. Potranno essere usati insieme, ad esempio installandone una molteplicità sui tetti degli edifici, ma anche singolarmente, magari per alimentare i sensori di temperatura e di umidità che in futuro saranno sempre più presenti nelle case intelligenti e connesse. 

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