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Innalzamento livelli dei mari inevitabile fino al 2030

Ricerca, peggiorerà anche in presenza di un piano globale

Redazione ANSA SYDNEY
(ANSA) - SYDNEY, 7 NOV - Il mondo dovrà affrontare un continuo sollevamento dei mari fino agli anni 2030, indipendentemente da una pronta azione globale per contenere il cambiamento climatico, secondo un nuovo studio australiano che ha ricostruito il livello delle acque antartiche negli ultimi 125 mila anni. Lo studio dell'Australian National University, appena pubblicato su Nature Communications, calcola che il livello dei mari si è sollevato fino a tre metri per ogni secolo durante l'ultimo periodo interglaciale, con lo scioglimento delle calotte glaciali dell'Antartide. Un andamento che potrebbe peggiorare nel futuro, dato l'aumento senza precedenti delle emissioni di gas serra.

Lo studio indica che gli aumenti del livello dei mari durante l'ultimo grande scioglimento di circa 130.000 anni fa sono stati più rapidi di quanto le modellazioni abbiano calcolato, mentre le emissioni di gas serra sono ora più intense che mai.

Utilizzando dati che vanno dai sedimenti del Mar Rosso ai coralli fossili, gli scienziati hanno ricostruito l'antico clima, mostrando come la circolazione delle correnti oceaniche abbia rallentato, portando l'emisfero meridionale a riscaldarsi e innescando lo scioglimento delle calotte glaciali dell'Antartide e poi della Groenlandia.

Al suo massimo - circa 125.000 anni fa, quando le temperature erano più calde di adesso - i livelli del mare salirono fino a 3,4 metri ogni 100 anni per diversi secoli, fino a raggiungere circa 10 metri sopra i livelli attuali. "Non intendiamo prevedere il futuro, ma mostriamo cosa può fare la natura anche senza interferenze umane nel clima", ha affermato Eelco Rohling, autore principale dello studio e docente al College of Science dell'ateneo. (ANSA).

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