(ANSA) - MONTESILVANO (PESCARA), 19 DIC - La percezione del rischio e la leva della paura contrapposte all'analisi e ai dati statistici, ma anche la necessità di un approccio integrato che faccia da contrappeso agli estremismi. Questi i temi centrali affrontati durante la presentazione del libro del prof. Giuseppe Fumarola, dal titolo 'Storia e prospettive della politica ambientale' organizzato dall'Accademia delle Scienze d'Abruzzo e delle regioni adriatiche, presieduta da Aniello Russo Spena, e ospitato dalla Italfluid di Montesilvano (Pescara). Una rilettura delle principali questioni ambientali, dal clima, all' energia, all'industria, ma anche il territorio, i rifiuti fino a toccare i grandi temi attuali delle migrazioni e della povertà attraverso una rara documentazione storica a partire fin dal Medioevo. "Ho spiegato i fenomeni in relazione alle iniziative prese nei secoli - ha spiegato l' autore, socio dell'Accademia - evitando di stare da una parte o dall'altra, la contrapposizione non serve, serve invece l'informazione"."La gente deve conoscere le problematiche, che sono molto complesse e connesse tra loro", ha detto Fumarola. Su temi come quello dell'ambiente, ha sottolineato il socio accademico Sergio Tiberti, professore di Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione all'Ateneo aquilano, esperto nel settore dell'inquinamento ambientale e delle conseguenze sulla salute pubblica "di solito l'estremismo paga, invece è la prima volta che leggo un testo pieno di cultura e di storia; è anche la prima volta che si parla di ambiente partendo da così lontano, è un'opera unica sull'argomento".
Dal canto suo, l'amministratore della Italfluid, Nicola Di Paolo, ha fatto notare che "l'industria nasce sempre su una richiesta dell'uomo, non per partito preso. Su questo vanno valutati pro e contro. L'uomo quale compromesso è disposto ad accettare?". E ha rilevato la necessità di una normativa uniforme tra gli Stati per evitare interventi a macchia di leopardo. (ANSA).