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Banca Mondiale, in Bangladesh a rischio 12 mln poveri

Minaccia sono inondazioni ma anche salinizzazione terra e acqua

Redazione ANSA ROMA

 I 12 milioni di poveri che vivono nelle regioni costiere del Bangladesh sono già a rischio a causa del clima, come dimostrano i danni causati dal ciclone Roanu poche settimane fa, ma nell'arco dei prossimi tre decenni saranno ancora più in pericolo per via dell'aggravarsi del riscaldamento globale. L'allarme arriva dalla Banca Mondiale.

Per gli esperti sono tre le minacce che incombono sulla popolazione del Bangladesh: inondazioni, salinizzazione di fiumi e terreni. I cicloni sono il problema più visibile e in media nel Paese colpiscono ogni tre anni. In futuro, con l'innalzamento del livello del mare, la superficie di terra che sarà inondata durante i cicloni aumenterà di oltre il 50%.

Una maggiore salinità dei fiumi aumenta i rischi per la salute, genera scarsità di acqua da bere e per irrigare, riduce il numero di specie di pesci, che per molte famiglie rappresentano una fonte vitale di proteine. L'aumento della salinità del suolo, proseguono gli studiosi, rappresenta una minaccia grave in un Paese dove il 48% della forza lavoro è impiegata nel settore agricolo.

"Il cambiamento climatico è un problema serio per tutti noi, ma soprattutto per i più poveri e i più vulnerabili", osserva il ricercatore Asli Demirguc-Kunt."Causa perdite di rese agricole, disastri naturali, la diffusione di malattie legate all'acqua e inoltre - sottolinea - è un fattore importante che spinge alla migrazione". 

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