Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Giappone riprende caccia alle balene, uccisi 333 esemplari

Media, Tokyo difende fini scientifici sfidando le critiche

Redazione ANSA ROMA

ROMA - Il Giappone riprende la caccia alla balene, sfidando le critiche a livello mondiale e sostenendo la finalità scientifica dell'operazione: cinque baleniere sono infatti rientrate dopo una spedizione nell'Oceano Antartico nella quale sono stati uccisi 333 esemplari. Ne danno notizia media giapponesi e internazionali.

Le baleniere, partite lo scorso novembre, sono rientrate senza aver dovuto affrontare alcuna protesta da parte dei gruppi animalisti in difesa delle balene.

Il Giappone è tra i firmatari della Moratoria alla caccia alle balene promossa dalla Commissione internazionale sulla caccia alle balene (Iwr), tuttavia, sottolineano i media internazionali, "sfrutta una scappatoia che permette la caccia alle balene per ragioni scientifiche". Tokyo afferma infatti che l'uccisione dei cetacei è necessaria per una più approfondita conoscenza del comportamento e della biologia dei cetacei.

Il Giappone ha già ricevuto una diffida nel 2014 dalla Corte di giustizia dell'Aja, secondo la quale la "caccia scientifica" non è altro che un pretesto per scopi commerciali.


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA