Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Antartide, pesca industriale toglie cibo a pinguini e balene

Greenpeace, krill chiave in catena alimentare, stop pescherecci

Redazione ANSA ROMA

ROMA - L'esplosione della pesca industriale in Antartide, con pescherecci battenti bandiera norvegese, cinese e sudcoreana che operano sempre più vicino alle coste per catturare krill, sta saccheggiando le riserve di questo piccolo gamberetto nei mari del Polo Sud, togliendo cibo a pinguini, foche e balene. Il nuovo allarme arriva da un rapporto di Greenpeace, che rinnova l'appello per istituire una rete globale di santuari marini, tra cui quello nell'Oceano Antartico, in grado di racchiudere il 30% dei mari mondiali entro il 2030.

La pesca di krill è in rapida crescita, evidenzia il rapporto "Licence to Krill" di Greenpeace International, che rimarca il ruolo chiave del krill nella catena alimentare. Una volta pescato, questo gamberetto viene trasformato in integratori alimentari, come le capsule di Omega 3, mangimi per l'acquacoltura o per animali domestici.

"L'industria della pesca al krill in Antartide si presenta con una faccia pulita ma la realtà è alquanto torbida", denuncia Frida Bengtsson, della campagna di Greenpeace Antartide. "La pesca avviene nei pressi delle aree di alimentazione di balene, pinguini e altri animali a rischio. È una lotta all'ultimo sangue per il cibo con specie che vivono in un'area soggetta a pericolosi mutamenti. C'è già il cambiamento climatico a ridurre il krill".

Nel rapporto, pubblicato nell'ambito di una spedizione di tre mesi in Antartide, gli ambientalisti chiedono all'industria della pesca al krill di fermare immediatamente ogni attività nelle aree in cui la Commissione per l'Oceano Antartico sta valutando la creazione di aree protette, e alle imprese che acquistano krill e prodotti derivati di non rifornirsi più da pescherecci che continuano a pescare in questi mari.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA