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Enpa, stragi di cani randagi in Russia per Mondiali calcio

'Stessa strategia già usata per Europei in Ucraina nel 2012'

Redazione ANSA ROMA

ROMA - "L'Ente Nazionale Protezione Animali esprime grandissima preoccupazione per le notizie provenienti dalla Russia, secondo nelle città dove si giocheranno le partite dei mondiali di calcio 2018 sono in atto veri pogrom contro i cani randagi. La strategia, riferiscono fonti di stampa internazionale, sarebbe la stessa adottata in Ucraina per i campionati europei del 2012, costati la vita a migliaia di animali". Lo scrive l'associazione ambientalista in un comunicato.

La presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, ha scritto all'ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov, per esprimere la preoccupazione dell'associazione e di tantissimi italiani. Rocchi ha chiesto al rappresentante del governo russo quali siano gli strumenti messi in campo dall'esecutivo e dalle istituzioni locali per contrastare e prevenire il randagismo.

L'Ente Nazionale Protezione Animali fa appello anche alla Fifa, la federazione internazionale del calcio, che organizza i campionati mondiali, affinché conduca delle verifiche su quanto sta accadendo ai randagi della Russia. "E' inaccettabile che per uno sport si debba pagare un tributo di sangue. E sono convinta - conclude Rocchi - che qualora venisse confermato il massacro di randagi, esso rappresenterebbe una macchia indelebile per la Fifa. Una macchia che tifosi e spettatori non sono in alcun modo disposti a tollerare".

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