Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Vulcano erutta in Antartide, oltre 1 milione di pinguini a rischio

Intrappolati su isola remota,spedizione arriverà solo a dicembre

Redazione ANSA ROMA

ROMA - Una delle più grandi colonie di pinguini al mondo potrebbe essere stata decimata da un vulcano in attività. Gli scienziati stanno infatti registrando una serie di eruzioni sull'isola di Zavodovski nell'arcipelago delle Sandwich australi, un insieme di isole subantartiche disabitate nell'oceano Atlantico meridionale appartenente al territorio d'oltremare britannico. L'isola fa da casa a 1,2 milioni di pingoscelidi antartici e a 180 mila pinguini fronte dorata.

A lanciare l'allarme è British Antarctic Survey. Le eruzioni, spiegano gli esperti, sono iniziate a marzo e al momento le immagini satellitari mostrano che tra un terzo e la metà dell'isola è coperta da cenere. L'isola di Zavodovski - dal diametro di 5 chilometri - è così remota che non sarà possibile conoscere l'entità dei danni fino all'arrivo della prossima spedizione, tra dicembre e gennaio prossimi.

La preoccupazione degli scienziati si deve soprattutto al fatto che i pingoscelidi sono stati colti dalle eruzioni nel momento della muta. In questa fase di cambio del piumaggio i pinguini non sono più isolati termicamente né impermeabili, quindi non possono cercare salvezza in mare e sono costretti a stare sulla terraferma. 

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA