Dopo oltre 50 anni di "esilio" sull'isola di Tasmania, il quoll orientale torna a popolare anche la terraferma australiana. Noto anche come gatto marsupiale maculato (Dasyurus viverrinus), questo animale è infatti originario dell'Australia ma da decenni ormai è scomparso in natura nel continente, fatta eccezione per l'isola di Tasmania.
Grazie a un programma di reintroduzione in natura guidato dall'Australian National University, 14 esemplari di quoll orientale - dotati di collare radio per il monitoraggio - sono stati reinseriti in un santuario naturale a Canberra. I quoll adulti pesano poco più di un chilo e si cibano di insetti, frutta e carcasse di altri animali. La loro estinzione sulla terraferma è stata causata nel tempo dalla perdita del loro habitat, dall'introduzione di predatori "alieni" come volpi e gatti, da malattie e dall'avvelenamento accidentale o intenzionale da parte degli uomini. La loro introduzione dovrebbe aiutare a tenere sotto controllo la popolazione di conigli selvatici, altra specie introdotta dall'Europa che ha provocato enormi danni agli ecosistemi australiani.
Il progetto, riporta il sito australiano City News, punta a riportare in natura 32 quoll orientali dalla Tamania insieme ad altri 32 quoll che vivono in cattività nello Stato del Victoria nei prossimi due anni. Il santuario di Mulligans Flat Woodland, dove sono stati rilasciati, è stato inaugurato nel 2009 con l'obiettivo riportare il bosco a condizioni antecedenti all'arrivo in Australia degli europei. La reintroduzione controllata di animali nativi servirà a monitorare i loro effetti sull'ormai mutato ecosistema.