(ANSA) - ROMA, 11 LUG - E' bellissimo vincere a Napoli, è
fantastico dimostrare la forza delle donne nello sport. E'
quello che dicono Luminosa Bogliolo e Roberta Bruni, che hanno
vinto l'oro questa sera al San Paolo a pochi minuti di distanza
l'una dall'altra. La prima nei 100 metri ostacoli (sfiorando di
tre centesimi il record italiano), la seconda nel salto con
l'asta. E ognuna faceva il tifo per l'altra. "Vincere a Napoli è
ancora più bello - dice Luminosa, 24 anni, di Albenga (Savona),
studentessa di veterinaria - e tutte queste vittorie femminili
dimostrano che è davvero anacronistico che si possa negare una
completa parità tra uomini e donne".
"Spero che le università italiane - aggiunge - diano più
spazio allo sport e aiutino gli atleti". Luminosa ammette di
aver fatto una partenza cauta: "Avevo paura di non sentir bene
lo starter, e volevo dare il massimo sul finale. Quando ho visto
il tempo mi sono mangiata le mani, se avessi spinto di più fin
dall'inizio avrei fatto il record. Ma pazienza. Ho preferito
essere sicura di vincere la finale". "Per quanto riguarda i
prossimi obiettivi - aggiunge - dovrei partecipare al meeting
Città di Padova e poi alla Coppa Europa. E a fine settembre
appuntamento con i Mondiali di Doha. Vedremo".
Giudizio entusiasta per i successi di Daisy Osakue e Ayomide
Folorunso: "Quelle ragazze sono incredibili. Siamo diventate
tutte amiche. Eravamo tutte alloggiate in nave, abbiamo fatto
casino insieme tutte le sere. Si stava benissimo. Nessuno voleva
stare in camera, anche perché molte non avevano le finestre,
quindi stavamo sempre insieme sul ponte con vista Vesuvio. Poi
ovviamente guardavamo tutte le gare. E soprattutto mangiavamo
benissimo. Chissà cosa dirà la bilancia alla fine".
La 25enne romana Roberta Bruni confessa di aver cercato
questo risultato con ostinazione: "Ho tirato fuori gli artigli
in tutti i sensi, mi sono distrutto un quadricipite quando ho
cercato di fare 4,41 al primo tentativo. A 4,46 ho detto 'o la
va o la spacca', sapevo di potermela giocare. Volevo assicurarmi
una medaglia. Era una gara alla quale volevo partecipare da
tanto tempo. Ho passato quattro anni veramente brutti racconta
Roberta - venivo da un infortunio e da un crollo psicologico
veramente brutto. Ne sono uscita grazie al sostegno della mia
consulente filosofica Francesca Esposito. Lo so che è strano -
ammette - è una figura nuova: qualcuno che ti aiuta ad
analizzare il proprio percorso di vita nello sport e fuori
attraverso la filosofia. Non è psicologia, è filosofia. Ci vuole
pazienza e io fino a due anni fa non ne avevo". I prossimi
obiettivi di Roberta Bruni sono gli Assoluti di Bressanone a
fine luglio. "E quello di portare in alto - afferma - i colori
della mia maglia, che sono quelli del Gruppo Sportivo
Carabinieri. Li ringrazio per la fiducia che mi hanno dato in
questi anni bui". (ANSA).