(ANSA) - NAPOLI, 24 MAR - Fine settimana all'insegna dello
sport nelle acque del Golfo di Napoli, dove si è disputata la II
tappa del Circuito nazionale della classe 29er di vela,
organizzata dalla Fiv e dal Circolo Italia, che ha visto
gareggiare oltre 50 equipaggi provenienti da tutta Italia e
dall'estero. Alla Rotonda Diaz, dove si sono radunati dalle
prime ore del mattino i giovani velisti, anche lo stand e le
'vele' dell'Universiade Napoli 2019; un'iniziativa realizzata in
collaborazione con Fiv per promuovere l'evento a 100 giorni
dall'inizio. Tanti i napoletani e i turisti che hanno voluto
sapere di più sulla 30.ma Summer Universiade che si svolgerà dal
3 al 14 luglio a Napoli e in tutta la Campania. Il programma, le
località coinvolte, i Paesi partecipanti. Diverse persone,
giovani e meno giovani, hanno colto l'occasione per proporsi
come volontari e registrarsi sull'apposita piattaforma on-line.
"Ho iscritto mia figlia", ha detto un giovane papà napoletano,
"perché vorrei farle vivere un'esperienza internazionale
interessante per la nostra città e per la sua formazione".
"Aver avuto accanto a noi in questa due giorni di sport lo
stand dell'Universiade è il miglior risultato di questa sinergia
che si è creata con il Comitato Organizzatore: la vela è sport
opzionale a Napoli 2019, e sin dall'inizio di quest'avventura la
Federazione ha voluto dare il massimo supporto per trovare la
formula più coinvolgente possibile nell'unire le capacità
organizzative dei Circoli campani di vela a quelle dell'evento»,
ha sottolineato Francesco Lo Schiavo, presidente della
Federazione Italiana Vela/Campania. «Promuovere insieme la
prossima Universiade - è stato il commento di Roberto Mottola,
presidente del Circolo del Remo e della Vela Italia - è una cosa
che ci riempie di orgoglio, perché di fatto rappresenta una
grandissima manifestazione, seconda solo all'Olimpiade. Porterà
a Napoli e in Campania tantissima gente, e sarà anche un modo
per promuovere l'immagine della città e dell'intera regione;
tutti i napoletani e i campani dovrebbero fare qualcosa nel loro
piccolo per dimostrare l'accoglienza e l'ospitalità di cui siamo
capaci alle migliaia di stranieri che arriveranno da così tanti
Paesi diversi».