(ANSA) - NAPOLI, 10 OTT - L'organizzazione dell'area medica
delle prossime Universiadi di Napoli al centro del tavolo
tecnico che si è tenuto oggi negli uffici del commissario
straordinario Gianluca Basile al Centro Direzionale di Napoli.
Due i pilastri dell'organizzazione: la Regione, attraverso le
sue Asl, e gli atenei campani Federico II, Università Vanvitelli
e Fisciano (Salerno) con le loro facoltà di Medicina. Scelti i
referenti medici: saranno il dottor Vincenzo Caputo, dirigente
dell'Asl Napoli 1 Centro per quanto concerne i servizi offerti
dalla Regione; e il professor Amato De Paulis, ordinario di
Medicina della Federico II, come espressione delle università.
A loro toccherà coordinare l'esercito di medici e infermieri
cui sarà affidata la salute degli oltre 8mila atleti attesi in
Campania nel 2019. Nel corso del tavolo, cui hanno preso parte
con il commissario Basile, anche Mario Forlenza (direttore
generale Asl Napoli 1 Centro); Vincenzo Viggiani (direttore
generale Policlinico Federico II); Arturo Romano (in
rappresentanza del coordinamento del Servizio Sanitario
regionale presso la Giunta Regionale), oltre agli stessi Amato
De Paulis e Vincenzo Caputo, sono stati messi a fuoco diversi
temi.
Nelle prossime settimane si provvederà al reclutamento del
personale che verrà fornito dalle strutture sanitarie della
Campania (almeno un centinaio i medici necessari e altrettanti
gli infermieri) e delle ambulanze equipaggiate.
Tra le misure già prese la presenza di un presidio medico
permanente nei luoghi in cui alloggeranno gli atleti, e dunque
alla Stazione Marittima di Napoli, a Caserta e a Salerno.
Inoltre, in collaborazione con la Federazione Medico Sportiva,
verranno garantiti circa 600 test antidoping (sangue e urine)
secondo i protocolli della Nada, alcuni dei quali saranno
effettuati a sorpresa. Dal tavolo è emersa anche la necessità di
garantire una serie di controlli all'arrivo delle delegazioni
per contrastare la diffusione di eventuali malattie infettive.
(ANSA).