(ANSA) - NAPOLI, 21 GIU - Nuovi approfondimenti in vista
dell'organizzazione delle Universiadi 2019 sono arrivati nel
corso della riunione della commissione del Comune di Napoli
presieduta da Vincenzo Moretto.
Nel corso dell'incontro sono stati illustrati i progetti
tecnici riguardanti gli impianti sede delle gare e approfondita
la questione dell'accoglienza degli atleti alla Mostra
d'Oltremare. Sono intervenuti il direttore generale Attilio
Auricchio, Gerarda Vaccaro, dirigente dell'Unità operativa
Organizzazione di eventi di rilievo nazionale e internazionale e
della manifestazione sportiva Universiadi Napoli 2019 e alcuni
dei tecnici responsabili dei procedimenti, Filomena Smiraglia e
Simona Fontana.
La situazione attuale, ha spiegato la dirigente Vaccaro, vede
il Comune, nel suo ruolo di stazione appaltante, come previsto
dall'accordo con il Commissario Latella, alle prese con le
procedure di gara, alcune in corso ed altre già concluse, come
quella per il rifacimento della pista d'atletica e dell'impianto
di illuminazione del San Paolo. Ogni atto elaborato viene poi
sottoposto alla validazione dell'Autorità nazionale
anticorruzione e alla sottoscrizione del Commissario.
Per il San Paolo, ha spiegato la direttrice dei lavori
Smiraglia, si procederà al rifacimento della pista d'atletica,
secondo le prescrizioni ricevute dalla Federazione
internazionale che consentiranno di renderla utilizzabile
successivamente anche per analoghe competizioni internazionali.
Altri interventi previsti, la riqualificazione di diversi
locali, tra cui gli spogliatoi utilizzati dal Calcio Napoli, che
saranno poi allestiti dal Coni servizi, l'impianto di
illuminazione, che sarà del tipo ibrido, e quello audio.
In risposta ai quesiti sollevati dai consiglieri Brambilla
(Movimento 5 Stelle) sull'interessamento del campo da gioco, e
del consigliere Lebro (La Città) sulla possibilità che si
intervenga con deroghe alle procedure edilizie, i tecnici hanno
spiegato che il campo da gioco sarà interessato da pratiche
sportive e verrà ripristinato al termine della manifestazione,
come peraltro già spiegato alla società Calcio Napoli con la
quale è stato condiviso il contenuto degli interventi, mentre
non è previsto alcun intervento in deroga alle normali
procedure edilizie.
Sull'intervento di riqualificazione della piscina Scandone,
illustrato da Simona Fontana, esistono due distinte
progettazioni, una riguardante la riqualificazione della piscina
esistente, affidata con gara al massimo esperto di progettazione
in materia, e la nuova piscina per il riscaldamento, da
costruire ex novo e progettata dai tecnici comunali.
Nel primo caso, il budget di 3 milioni di euro non consente
il rifacimento, ma un'imponente opera di manutenzione
straordinaria che riguarderà anche le facciate, la zona
ingressi, gli spogliatoi e la copertura, mentre sarà nuovo
l'impianto di illuminazione. La nuova vasca, riservata agli
allenamenti, sarà di dimensioni analoghe a quella già esistente,
con impianti collegati a quelli a servizio della vasca
principale, e sarà collocata nell'area verde che confina con
l'Edenlandia e l'ex cinodromo. Entro l'estate, ha precisato la
dirigente, si conta di concludere le gare e consegnare le aree
per l'inizio dei lavori in tutte le strutture interessate,
mentre non sarà possibile, ha detto rispondendo ad un quesito
del consigliere Coppeto (Napoli in Comune a Sinistra)
sovrapporre i lavori al normale utilizzo delle strutture, che
non potranno quindi essere utilizzate contemporaneamente dagli
utenti. Sempre sulla questione degli interventi, il consigliere
Palmieri (Napoli Popolare) ha invitato ad una rapida
interlocuzione con il dipartimento Prevenzione della Asl
relativamente agli adempimenti in materia di sicurezza sul
lavoro, che richiedono una ben precisa tempistica.
Il direttore generale Auricchio è quindi intervenuto prima
sulla questione della gestione degli impianti successiva alla
manifestazione, rispondendo ad un tema sollevato dal consigliere
Brambilla che esprimeva preoccupazioni che si ripetessero
anche a Napoli esperienze negative analoghe a quanto avvenuto a
Roma dopo i Mondiali di nuoto e in altre nazioni dopo le
Olimpiadi, con impianti abbandonati per i costi eccessivi di
manutenzione. La scelta fatta, ha sottolineato il direttore
generale, è stata quella già avvenuta con le Olimpiadi di Roma
del 1960 e dei Giochi del Mediterraneo del 1963, di dare cioè
alla città opere da utilizzare anche dopo le competizioni, come
poi avvenuto. Per questo, si è scelto di intervenire su impianti
già esistenti, migliorandoli, comprendendo anche quelli di
periferia, che rimarranno a disposizione dei cittadini e
consentiranno a Napoli, qualora si avanzi una candidatura
italiana alle Olimpiadi, di ospitare una parte delle gare.
(ANSA).