(ANSA) - ROMA, 29 DIC - Capodanno all'insegna del pesce pop
perché gusto e freschezza delle alici, sgombro e sugarello
possono segnare il crepuscolo dei buffet a base di aragoste e
salmone. Ne è convinto Antonino Miccio, direttore dell'Area
marina protetta "Punta Campanella", che, insieme a Slow Food
Campania, ha lanciato un appello in vista del cenone di
Capodanno: "compriamo pesce povero, eccedentario e locale. È
buono e fa bene alla biodiversità del nostro mare e alla piccola
pesca artigianale".
"I pesci - ha precisato Carmela Guidone, coordinatrice del
Centro di educazione ambientale dell'Area marina "Punta
Campanella" in occasione del ciclo di 20 cene ecosostenibili
Bluefish - che sarebbe preferibile non consumassimo, perché sono
in via di estinzione o perché sono frutto di pratiche di pesca o
allevamento non sostenibili sono: salmone, il tonno rosso, i
bianchetti, la corvina, la magnosa, il pangasio, il merluzzo, la
cernia bruna. Da non consumare mai - ha ricordato - i datteri
di mare la cui vendita è illegale. Le specie che invece sarebbe
preferibile consumare sono quelle eccedentarie le cui
popolazioni vivono in abbondanza nei mari italiani e del mondo.
Ad esempio sarebbe preferibile consumare il pesce azzurro che
può vantare preziose qualità nutrizionali. Sarebbe preferibile
consumare: l'aguglia, lo sgombro, il sugarello, la palamita, lo
zerro, il pagello, la lampuga, il pesce pilota, il pesce serra,
il tonno alletterato. Anche il pesce ha una sua stagionalità e
scegliere il pesce di stagione significa mangiare pesce locale e
non congelato" ha sottolineato.
"Sono 60 milioni le persone che nel mondo - ha concluso
Alberto Capasso, Legale Rappresentante di Slow Food Campania -
lavorano nel settore della pesca e dell'acquacoltura, 17.000 le
specie che compongono la biodiversità marina del mar
Mediterraneo ma il 33,1% delle specie sono pescate al di là del
loro limite biologico sostenibile. E si stima che nel 2050 negli
oceani ci saranno, in peso, più rifiuti plastici che pesci".