(ANSA) - NAPOLI, 8 LUG - Il forno olimpico è acceso, le
Olimpiadi della Vera Pizza Napoletana sono ufficialmente partite
oggi. Con la 'cerimonia' di apertura, andata in scena a Napoli
nella sede dell'Associazione Verace Pizza Napoletana, è
cominciata, infatti, una sfida intercontinentale che per tre
giorni vedrà centinaia di pizzaioli da tutto il mondo in corsa
per aggiudicarsi le medaglie 'olimpiche' in cinque discipline
(Vera Pizza Napoletana, Per Gourmet, Gluten free, Pizza Fritta e
Mastunicola). Spazio quindi alla 'sfilata delle delegazioni di
atleti' arrivate da 20 Paesi e capitanate da Italia, Giappone,
Usa, Brasile e Australia. Ma a sventolare sono state anche le
bandiere di Malta, Messico, Polonia, UK, Belgio, Canada, Cile,
Corea del Sud, Germania, Kuwait, Malesia, Romania, Spagna,
Thailandia e Turchia.
Centocinquanta in tutto i maestri dell'impasto, in veste di
sfidanti, e più di 1000 gli operatori che hanno preso parte al
taglio del nastro dei Giochi, alla presenza di Antonio Pace,
presidente AVPN, Alfonso Pecoraro Scanio, presidente Fondazione
UniVerde e promotore campagna mondiale #pizzaUnesco, Carla
Ruocco, presidente Commissione Finanze della Camera dei
Deputati, Mary Ellen Countryman, console generale degli Stati
Uniti a Napoli.
Ospiti, rispettivamente nei panni di madrina e testimonial
delle Olimpiadi, la produttrice cinematografica Martha De
Laurentiis e lo scrittore Maurizio De Giovanni che, insieme col
presidente Pace, hanno acceso il 'braciere olimpico' e dato il
via ufficiale alla tre giorni agonistica, che fino al 10 luglio
vedrà sul campo anche giovani talenti pronti a darsi battaglia
per vincere il titolo di pizzaioli under35 del mondo.
Alle Olimpiadi della Vera Pizza Napoletana non c'è spazio
solo per la competizione. Quest'anno ricorre infatti il 35esimo
anniversario dell'Associazione Verace Pizza Napoletana e per
l'occasione si è svolto anche un momento istituzionale di
confronto con gli associati. Sul tavolo, la valorizzazione e la
salvaguardia del prodotto simbolo della gastronomia partenopea e
della sua arte che ora guardano al futuro e si evolvono di pari
passo con i trend e la costante crescita del settore. Durante
l'incontro intitolato "La Vera Pizza Napoletana: ritorno al
futuro. L'evoluzione dell'arte del pizzaiuolo napoletano", con
il vicepresidente AVPN, Massimo Di Porzio, e il consigliere
AVPN, Paolo Surace, sono state presentate le novità inserite
all'interno del disciplinare internazionale AVPN per
l'ottenimento del marchio collettivo "Verace Pizza Napoletana".
Un aggiornamento storico, che tocca principalmente le farine
(con l'inclusione del tipo 0 e in percentuale del tipo 1), il
lievito (dalle maggiori indicazioni sulla quantità di lievito di
birra fresco da utilizzare all'introduzione di precise
informazioni per quanto riguarda quelle del lievito madre
naturale, fino all'ammissione del lievito di birra secco, purché
senza additivi, zuccheri o miglioratori alimentari aggiunti) e i
processi di lievitazione e maturazione dell'impasto. Spazio
inoltre alle ulteriori precisazioni sui prodotti da utilizzare
per preparare una verace pizza napoletana eccellente, con
preferenza per quelli campani, e all'inclusione di altre schede
tecniche di prodotto.
"Si è trattato di un processo non facile, dovendo trattare
un'antica tradizione - ha spiegato il vicepresidente AVPN,
Massimo Di Porzio, a capo dell'operazione -, che ha richiesto un
lavoro lungo e laborioso con il coinvolgimento diretto di tutti
i nostri delegati e fiduciari per i test e le ricerche, durati
oltre quattro anni, e del Dipartimento di Agraria
dell'Università degli Studi di Napoli nella figura della
professoressa Paola Vitaglione per le prove tecniche. Siamo
partiti naturalmente dai dogmi irrinunciabili e immodificabili
nella tecnica napoletana, quali l'impasto, la manualità, la
cottura. Da tutto ciò è scaturito un update importante, che ha
tenuto conto di diversi fattori, tra cui chiaramente le
abitudini e le esigenze dei consumatori contemporanei".
In generale, da questa epocale riedizione del disciplinare,
AVPN ha deciso inoltre di redigere un 'Manifesto della Vera
Pizza Napoletana', firmato oggi da tutti i pizzaioli presenti
all'incontro per testimoniare il proprio impegno a sostegno di
questa eccellenza. Si tratta, infatti, di un documento ufficiale
che vuole da una parte fornire una perfetta sintesi dei punti
toccati nel disciplinare stesso e, dall'altra, sensibilizzare
tutti i maestri dell'impasto napoletani sulla necessità di
collaborare e agire insieme per evitare che le imitazioni
modifichino quest'antica arte, che va certamente aggiornata, ma
non stravolta. Il motto scelto è infatti "Difendiamo con
orgoglio le nostre radici, la nostra arte: la vera pizza
napoletana!!". (ANSA).