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Sfida a colpi di metri di pizza

Gara per il Premio Dell'Amura. Vincitori al Campionato Mondiale

(ANSA) - NAPOLI, 7 APR - C'è una città la cui fama è legata indissolubilmente, oltre che alle bellezze naturali, alla pizza.
    Anzi, ad un particolare tipo di impasto. É Vico Equense, perla della Penisola Sorrentina da oltre 50 anni nota anche per l'invenzione di un panettiere, Luigi Dell'Amura, divenuto famoso come "Gigino pizza a metro". Il sindaco, Andrea Buonocore, dice: "Pizza a metro è Vico Equense, Vico Equense è pizza a metro". É proprio per questo fil rouge che l'8 ed il 9 aprile è stato programmato un trofeo dedicato a questo particolare tipo di impasto. La gara, che sarà articolata su due sessioni (pizza classica e pizza creativa), servirà a consentire ai vincitori di accedere di diritto al campionato mondiale del pizzaiuolo che si terrà a settembre sul lungomare di Napoli e che vedrà dunque l'istituzione di una nuova categoria: quella della pizza a metro, che avrà pari dignità rispetto a quella classica.
    Il "Premio Dell'Amura", inserito nel più ampio cartellone di Pizza a Vico, non ha, dunque, solo un valore gastronomico, ma è il riconoscimento a un uomo che ha contribuito a caratterizzare le sorti economiche di Vico Equense, se è vero che ad oggi da quella scuola sono usciti centinaia di pizzaioli e che nel solo bacino costiero si contano 26 pizzerie a metro.
    Del resto che la pizza fosse motore e traino dell'economia locale ed emblema di una comunità, lo sanno bene da sempre i napoletani: grazie anche al riconoscimento Unesco per l'arte del pizzaiuolo, si è sviluppato un fermento unico che ha portato all'apertura di numerosi locali dedicati agli impasti. Ma lo sanno bene anche in Costiera: tra le ragioni per il viaggio a Vico c'è la tappa da Pizza a Metro. "Il locale di via Nicotera - dice il direttore, Giovanni Rivieccio - è una vera e propria azienda. Conta, infatti, 1600 posti a sedere e circa 100 dipendenti. Assurta ad Università della pizza, la struttura è l'unica ad avere 4 forni a legna da 2,20 metri ciascuno che lavorano contemporaneamente. Ad oggi, siamo stati contattati da tanti pizzaioli francesi, tedeschi, americani che vogliono imparare a realizzare la pizza a metro, anche grazie agli ultimi eventi legati ai festeggiamenti del 50esimo anno di Pizza a Metro".
    Il capo pizzaiolo, che ha una team di 12 persone, è Raimondo Cinque, al quale spetterà il compito di coordinare le operazioni di gara dal punto di vista tecnico: "La pizza a metro si differenzia da quella classica napoletana - spiega - per tanti aspetti, a cominciare dallo spessore, dalla forma e persino dall'ordine con il quale gli ingredienti vengono posti sull'impasto".
    L'appuntamento, fissato in piazzale Giancarlo Siani per la mattina dell'8 aprile e, a seguire, per il giorno successivo, sarà condotto da Enzo Calabrese e si deve alla iniziativa del presidente dell'Associazione Pizzaiuoli napoletani, Sergio Miccù: "La pizza a metro è anch'essa parte della storia della pizza ed abbiamo ritenuto giusto creare una Trofeo ad essa dedicato. Il premio Luigi Dell'Amura è il doveroso riconoscimento a colui che, con il suo estro e la sua creatività, ha dato vita ad un prodotto unico nel suo genere. I pizzaioli che si contenderanno l'ambito riconoscimento, potranno liberare la propria fantasia". Per Michele Cuomo, presidente dell'associazione Pizzaioli vicani, "conferire un premio intitolato a Luigi Dell'Amura durante la quarta Edizione di Pizza a Vico ha un significato simbolico importante".
   

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