(ANSA) - IL CAIRO, 23 GEN - L'Università di Salerno é il
promotore principale di una "una settimana di Cucina Italiana e
Cinese" che si svolge al Cairo da sabato a mercoledì prossimi
rispecchiando la strategica iniziativa commerciale della "Nuova
Via della Seta" ed eleggendo il raviolo a denominatore comune
delle due millenarie culture culinarie. Lo si é appreso nella
capitale egiziana.
Lo chef Pietro Parisi, il vesuviano "cuoco contadino", é fra
i cinque cuochi italiani che lavoreranno con altrettanti
colleghi cinesi in un ristorante panoramico sul Nilo che il 27 e
28 gennaio proporrà un menu italiano con un' "isola" cinese
dedicata ai "Jiao Tzi", il nome che in Cina indica i ravioli.
Martedì 29 verrà organizzata una cena di gala metà italiana e
metà cinese e il giorno dopo il ristorante (quello dell'Hotel
Flamenco) proporrà un menu cinese con un'isola italiana,
stavolta dedicata ai ravioli.
Verranno invitati giovani cuochi e studenti egiziani per dare
loro l'opportunità di cogliere qualche tecnica e segreto degli
chef italiani e cinesi.
Già per sabato 26 é indetto un "evento mediatico" per
presentare ufficialmente l'iniziativa dal titolo "Yin e Yang:
Una settimana di Cucina Italiana e Cinese, l'una e l'altra in
armonia" di cui l'ateneo salernitano é promotore assieme al
Centro culturale cinese del Cairo.
Yin e Yang sono due emisferi che si rincorrono in perenne
trasfigurazione, compenetrandosi e lasciando un'orma l'uno
nell'altro, riflettendo lo spirito della Settimana culinaria
sino-italiana.
La "Nuova Via della Seta" detta anche The Belt and Road
Initiative (BRI), é un'iniziativa strategica della Cina per il
miglioramento dei collegamenti e della cooperazione tra paesi
nell'Eurasia. Oltre a sei corridoi terrestri, la Bri ha anche
una rotta marittima che passa proprio per il canale di Suez in
Egitto e termina in Italia. (ANSA).