(ANSA) - ROMA, 23 AGO - Il Consiglio di Stato ha sollevato
ieri la questione pregiudiziale davanti alla Corte di Giustizia
Europea per verificare la legittimità del decreto del Ministero
delle politiche agricole, alimentari e forestali (n. 76262/2014)
con il quale era stata disposta la "separazione spaziale delle
linee di produzione per i prodotti Dop e Non Dop". Lo rende noto
l'avvocato Adriano Tortora, che ha presentato il ricorso per
chiedere l'annullamento del decreto che penalizzerebbe
ingiustamente i produttori di mozzarelle Dop.
Questo "inopinato provvedimento - afferma il legale - ha
discriminato illegittimamente le aziende inserite nel circuito
Dop costringendo coloro che volevano continuare a produrre
mozzarella Dop, o ad effettuare ingenti investimenti per dotarsi
di separate linee produttive e di stoccaggio o ad abbandonare la
produzione di prodotti Non Dop come ad esempio le mozzarelle di
latte misto vaccino e bufalino. Un provvedimento irragionevole,
che costituisce un unicum in tutto il panorama europeo e
nazionale".
Il legale delle aziende esprime dunque "grande soddisfazione
dal momento che il Consiglio di Stato ha condiviso le ragioni
del ricorso in cui si sosteneva che la normativa proposta dal
Ministero, vietando la lavorazione, detenzione e lo stoccaggio
di prodotti Non Dop con quelli Dop, ha comportato una
illegittima restrizione della libertà di impresa penalizzando le
aziende inserite nel circuito Dop rispetto a tutte le altre
aziende presenti nel panorama europeo e nazionale".
"L'eventuale accoglimento della questione pregiudiziale
dinanzi alla Corte di Giustizia Europea - conclude l'avvocato
Tortora - esporrà il Ministero delle Politiche agricole alla
richiesta di ingenti danni da parte tutte le aziende che hanno
dovuto subire gli scellerati effetti di tale normativa
discriminatoria".