(di Mariano del Preite)
(ANSA) - AVELLINO, 6 APR - E' il primo Fiano di Avellino docg
vegano e solidale, nato da uve coltivate in una fattoria sociale
aperta a detenuti, disabili, rifugiati. Si chiama Isca, dal nome
della località 'Isca delle Donne' nel comune di Pratola Serra
(Avellino), dove da quasi tre anni opera Gea Irpina: un luogo in
cui l'ambiente viene rispettato, valorizzato, trasformato in
risorsa sociale per il recupero di persone in difficoltà, grazie
alla collaborazione di psicologi, volontari, associazioni. E per
il secondo anno consecutivo Isca sarà in vetrina al Vinitaly:
l'anteprima nazionale è in programma martedì 11 aprile alle
11.30 in Piazza Irpinia, presso il padiglione Campania.
Isca è nato l'anno scorso, ottenendo subito un buon successo.
Esaurita la prima annata, si replica ora con tremila bottiglie
per un vino ricavato al 100 per cento da uve Fiano, coltivate su
un terreno argilloso e calcareo e vendemmiate nella prima decade
di ottobre, quando la maturazione degli acini è avanzata. Il
profumo è intenso e persistente, tra note di fiori bianchi e
mela con una nota speziata che tende alla menta; un vino giovane
che però già promette i sentori di nocciola tostata da
sviluppare nella maturità, tipica per un prodotto longevo come
il Fiano.
Per ora Isca è stato vinificato all'esterno, dall'azienda
Vigne Irpine, a cura dell'enologo Domenico Polzone. La speranza
è che la fattoria sociale un giorno possa costruire una sua
cantina, ovviamente ecosostenibile, "per regalare ai nostri
ragazzi il sogno di fare davvero fino in fondo con le proprie
mani una 'cosa' identitaria come il vino", sottolinea Luigi
Fandelli, presidente della coop Gea Irpina. La struttura
realizza, oltre il vino, varie produzioni di qualità: piccoli
frutti, conserve sott'olio, mosto cotto, marmellate. Prodotti,
rigorosamente a chilometro zero, i cui proventi servono a
sostenere le azioni della fattoria.
Il vino Isca è vegano perché, secondo quanto prevedono le
procedure di certificazione, nella sua produzione non sono mai
utilizzati elementi di origine animale. I tappi sono totalmente
biodegradabili, i collanti per le etichette sono a base di
sostanze vegetali. "La produzione di un vino vegano e docg è una
novità nel mondo del welfare", sottolinea la dottoressa Adele
Galdo, responsabile della formazione della fattoria sociale.
Apprezzato dagli enologi, Isca però è soprattutto il prodotto di
storie personali, dell'esperienza di giovani e meno giovani che
accedono a programmi di inserimento socio-lavorativo in cerca di
una svolta per la loro vita.
"Il vigneto è l'area di lavoro principale della fattoria -
spiega la psicologa Assunta Visconti - e con Isca la vigna
diventa per noi il simbolo dell'impegno per il riconoscimento
dei diritti delle persone e degli animali, la salvaguardia della
propria salute e la tutela dell'ambiente". Due dei cinque ettari
della fattoria sono occupati dalle viti, il resto è utilizzato
per ulivi, frutta, fragole, la serra dei piccoli frutti. Il
progetto di Gea Irpina è stato promosso e realizzato dalla
Caritas diocesana di Avellino, dall'associazione Il Pioppo e
dalla coop sociale L'Approdo. Tra gli obiettivi futuri, un
servizio di accoglienza residenziale (oggi solo
semi-residenziale) per detenuti che hanno diritto a permessi
premio ed ex detenuti in cerca di appoggio una volta usciti dal
carcere. (ANSA).