Sul grande progetto Pompei "i
dati che ci sono stati comunicati dall'autorità di gestione sono
in linea col piano d'azione, ma occorre" accelerare "la spesa
sul terreno" , così il commissario Ue per le Politiche regionali
Corina Cretu in una conferenza stampa per illustrare un nuovo
meccanismo volto a sostenere la capacità amministrativa delle
Regioni.
L'esponente dell'esecutivo comunitario, che ad aprile sarà in
viaggio per circa una settimana tra Campania, Calabria e
Sicilia, potrebbe recarsi anche a Pompei.
Il progetto complessivo vale 105 milioni di euro, 78 di questi
cofinanziati dall'Europa e provenienti dal Fondo per lo sviluppo
regionale (Fesr) per il 2007-2013.
La spesa per i lavori di restauro costituisce il cuore
dell'iniziativa, per un totale di 85 milioni di euro. A questo
si aggiungono altre quattro voci che riguardano tra l'altro la
comunicazione, la sicurezza ed il rafforzamento della capacità
amministrativa, coperti dai restanti 20 milioni.
Secondo i dati inviati dall'Autorità di gestione del progetto
a Bruxelles, la situazione al 31 dicembre 2014 era la seguente:
46 procedure d'appalto su 70 sono state lanciate; i progetti in
corso valgono 54 milioni di euro (il target del piano di azione
era 50 milioni), oltre a spese per 4,8 milioni (contro un
obiettivo di 2,4).
I dati confermano che l'attuazione è globalmente in linea col
piano d'azione concordato nel luglio 2014 tra l'Italia e la
Commissione - sottolineano a Bruxelles -. Tuttavia l'Ue auspica
una forte accelerazione della spesa, per arrivare al 100%
dell'assorbimento dei fondi entro fine 2015.
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