Dichiaravano redditi da poveri,
percepivano il reddito di cittadinanza e "arrotondavano"
vendendo polizze false via web: è quanto emerso nell'ambito di
un'indagine della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno che ha
denunciato per truffa nove persone, tutte residenti tra Napoli e
provincia.
I finanzieri di Ascoli, insieme con i colleghi di Napoli, hanno
scoperto il giro di polizze false dopo la denuncia di un
cittadino dell'entroterra piceno, vittima di una truffa, il
quale ha pagato 232 euro per una polizza risultata fasulla.
Il denaro, si è appurato durante gli accertamenti, era stato
versato su una carta di credito "ricaricabile", risultata
intestata a una 30enne partenopea. Proprio partendo dagli
accertamenti su quella carta la Guardia di Finanza ha scoperto
che risultavano versamenti analoghi su altre 23 carte, alcune
estinte e altre, invece, bloccate "per uso scorretto". Carte di
credito riconducibili a 15 persone, per la maggior parte
cittadini italiani residenti a Napoli. Le polizze false venivano
vendute attraverso siti internet e via social: su queste
piattaforme quali comparivano anche numeri telefonici fissi a
cui fare riferimento. In realtà però si trattava di utenze
"fake" in quanto, grazie a uno stratagemma, le telefonate
venivano indirizzate sui cellulari dei truffatori i quali così
riuscivano ad ingannare i clienti, convinti di interloquire con
gli addetti di una nota compagnia di assicurazioni.
In relazione a sette indagati i finanzieri di Ascoli Piceno,
insieme con i colleghi di Napoli, hanno scoperto che sotto forma
di reddito di cittadinanza avevano già indebitamente intascato
ben 55mila euro dei 91mila euro concessi in base ai bassi
redditi fasulli dichiarati.
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