"L'Italia non dimentichi Mikail
Gorbaciov, celebri la figura dell'ex leader sovietico premio
Nobel per la Pace, un uomo che ha sempre amato ed ama il nostro
Paese". E' l'appello di Alessandro Iovino, storico, giornalista
napoletano e direttore di Real Inside Magazine, che, in
occasione del 90esimo compleanno dello statista sovietico che
cadrà domani riferisce "di essere delegato dalla Fondazione
Gorbaciov a raccogliere la corrispondenza che le personalità
italiane hanno tenuto e, in alcuni casi tengono ancora, con il
teorico della Perestroika. Materiale raccolto in un libro
"Letter to Gorbaciov" in uscita in questi giorni in Russia. Al
progetto della Fondazione, guidato dal prof. Vladimir Polyakov,
consigliere del presidente e responsabile media e comunicazione,
hanno aderito tra gli altri Maurizio Costanzo, Bruno Vespa,
Romano Prodi, Andrea Bocelli e Piero Chiambretti. Il maestro
Bocelli - riferisce Iovino - ha anche inviato un personale
videomessaggio di auguri al presidente Gorbaciov".
"E' a lui, come disse la Tatcher, che dobbiamo la fine della
guerra fredda - ricorda Iovino - e ancora oggi la sua voce,
stanca ma autorevole, è d'ispirazione per il popolo russo e, nel
mondo, per tutti quelli che amano la libertà e la democrazia".
"Le misure anti-Covid - aggiunge - hanno annullato a Mosca ed
altrove tutte le celebrazioni in presenza, ma questo non deve
impedirci di rendere onore a questa grande figura del '900,
amatissimo in tutto il mondo, sebbene divisivo in patria, che ha
avuto un legame con l'Italia davvero speciale".
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