I carabinieri hanno smantellato
con dodici arresti un piazza di spaccio di sostanze stupefacenti
- in particolare cocaina, crack e hashish - operativa nella
città di Caserta, in un cirolo nella frazione San Clemente
(chiuso da tempo), dove arrivavano acquirenti da tutto
l'hinterland. L'indagine, avviata nel novembre 2016, è stata
coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, e
ha permesso di ricostruire l'organigramma dell'associazione, che
si fondava sui rapporti di parentela e di amicizia tra i giovani
componenti, alcuni di Caserta, altri di Caivano, comune del
Napoletano dove il gruppo si riforniva della droga. Tutti gli
indagati sono finiti ai domiciliari; quattro di loro avevano
precedenti per spaccio; l'elemento che faceva da capo era un
54enne.
Lo stupefacente, soprattutto cocaina, veniva trasportato in
auto prese a noleggio, che cambiavano ad ogni carico; una volta
giunta a Caserta, la droga veniva lavorata in una raffineria
artigianale realizzata in un appartamento preso in fitto in via
Cittadella; qui i carabinieri della compagnia di Caserta hanno
trovato materiale tecnico altamente professionale per la
pesatura, il confezionamento e la trasformazione chimica, nonché
un congegno telecomandato realizzato all'interno di un cassetto,
nascosto in una parete, utilizzato per nascondere tutto lo
stupefacente destinato ad essere venduto al dettaglio.
Nel corso delle indagini sono state arrestate due persone per
spaccio, e sono stati documentati più di cento episodi di
cessione di droga durante i quali sono stati identificati
numerosi assuntori, tutti segnalati alla Prefettura di Caserta;
i caraibinieri hanno inoltre sequestrato a casa di uno degli
indagati un revolver calibro 7.65 e cartucce detenute
illegalmente. Agli arresti hanno partecipato anche i carabinieri
di Latina, Frosinone, Napoli e quelli dell'unità cinofila
provenienti da Sarno (Salerno).
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