Il Museo Archeologico Nazionale di
Napoli ricorda l'anniversario del terremoto del 23 novembre 1980
con l'anteprima digitale della mostra "19.34/ Quaranta anni
dopo/La storia in presa diretta. Fotografie di Antonietta De
Lillo" (rinviata al 2021 a causa della chiusura del musei ) .
Da domani parte dei contenuti saranno disponibili sui canali
social del museo e sul sito di marechiarofilm, che detiene l'
archivio con gli scatti inediti. ''Trasmettere la memoria viva
di ciò che è accaduto 40 anni fa è oggi, in piena emergenza
Covid, ancora più significativo - spiega il direttore del MANN
Paolo Giulierini - Insieme al ricordo della tragedia vogliamo
comunicare alle giovani generazioni anche e soprattutto la
capacità di rinascita e di solidarietà, che trasmettono le
immagini di questa mostra. Racconteremo anche la storia del
MANN: fondamentale fu infatti l'apporto che proprio i
giovani diedero a quella rinascita post terremoto, dallo
sviluppo del nostro laboratorio di restauro, alla definizione
di una vera e propria coscienza archeologica della città. Oggi
studi per l'antisismica ci vedono impegnati con l'Università di
Napoli Federico II, in rete con i musei della California e del
Giappone''. Le fotografie selezionate sono state scattate da De
Lillo, che iniziò come fotogiornalista prima di dedicarsi alla
regia (tra i suoi film 'Il resto di niente', 'Il Signor
Rotpeter'), a Sant'Angelo dei Lombardi, Laviano ed in altri
centri dell'Irpinia. Nell'anteprima digitale anche le foto
dall'Archivio Fotografico del MANN che testimoniano i danni
subiti nell'1980 e un video con il contributo del prof. Antonio
De Simone. L'iniziativa sarà condivia anche con la Reggia di
Caserta: il MANN posterà sui social immagini del nuovo
allestimento di Terrae Motus.
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