"Sono sempre alle ricerca di un
nuovo porto, la mia opera è la storia del naufrago, naufrago nel
mare della cultura caratterizzato da mille cambiamenti
artistici". Spiega così Aulo Pedicini, classe 1942, sannita,
scultore, pittore, grafico, la mostra di una quindicina di sue
opere in corso a Formia (Latina), nel Circolo Nautico Vela Viva
di Via Vindicio. "Si tratta di dipinti nei quali cerco di
trasmettere le mie inquietudini. Le mie speranze, le mie
delusioni" aggiunge l'artista che vanta un curriculum ricco di
nomine accademiche (1970), partecipazioni alle Quadriennali
romane (1975), Biennali veneziane (1976), al Festival Dada a Los
Angeles (1979) e premi e riconoscimenti.
Aulo Pedicini vive a Napoli dove due anni fa nel Castel
dell'Ovo ha esposto opere inedite nell'evento Dessassosego.
Sculture di bronzo, installazioni, dipinti, performance musicali
e poetiche, Pedicini ha esposto le sue opere qualche anno fa
anche al Palazzo delle Arti di Napoli in una mostra dove
centrale era,ancora una volta, il tema della riflessione sulla
precarietà della nostra esistenza, ma anche della speranza:
"Ogni naufrago - dice - vive sull'onda alta del desiderio alla
ricerca del luogo in cui approdare per mettere ordine nel
proprio io. Così le infinite notti del mio 'naufragio' mi
appaiono nelle opere".
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