Una unione tra clan napoletani, del
quartiere di Scampia, per un sequestro di persone a scopo di
estorsione. C'è questo dietro i 13 arresti scattati stamattina a
Napoli.
Sono stati i militari della Compagnia Napoli Vomero, a
conclusione di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale
Antimafia di Napoli, ad eseguire le ordinanze di custodia
cautelare in carcere. La vicenda risale al febbraio 2020 nei
territori di Marianella, Chiaiano, Scampia: vittima un 30enne,
operaio lontano dagli ambienti criminali. L'uomo, preso di mira
probabilmente per la disponibilità di denaro della famiglia,
mentre stava tornando a casa con la sua auto prima fu
accerchiato da circa 10 persone a bordo di motocicli,
successivamente fu prelevato con la forza sotto la minaccia di
armi e infine legato e segregato per numerose ore in un garage
di Scampia, fino al pagamento del riscatto per un importo di
40mila euro, a fronte dei 50mila richiesti.
I destinatari dell'ordinanza sono gravemente indiziati di
appartenere ai diversi clan operanti nelle zone di Scampia,
Miano, Piscinola, Rione San Gaetano, Marianella e Chiaiano: da
qui l'ipotesi di una condivisione del progetto criminoso da
parte degli esponenti delle compagini dei Lo Russo, degli Amato
- Pagano e del clan Vinella Grassi con la finalità di
auto-finanziamento.
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