Una sessione formativa non
autorizzata potrebbe essere alla base della vicenda che ha visto
sabato sera un bus Anm in difficoltà alla rotonda di via
Caravaggio a Napoli; alla guida del mezzo, in seguito a
verifiche da parte dell'azienda, c'era una donna, di 44 anni (e
non un minorenne come si era ipotizzato in un primo momento) che
- rende noto Anm - sta svolgendo attività formativa per essere
assunta come autista somministrato a tempo determinato. Ciò
nell'ambito del programma che l'azienda sta portando avanti da
un anno per garantire il numero di autisti necessario a svolgere
al meglio il servizio. Tuttavia, secondo accertamenti,
l'attività formativa di sabato sera non sarebbe stata
preventivamente autorizzata e in virtù di ciò, Anm ha avviato
un'indagine interna e contemporaneamente ha sospeso in via
cautelativa l'autista che era sul bus insieme con la
tirocinante.
Una vicenda che agita le organizzazioni sindacali. "Appare
assurdo - afferma Marco Sansone, del Coordinamento Regionale USB
Lavoro privato - che l'Anm emetta prima un comunicato stampa in
cui parla di normali procedure standardizzate come forma di
tirocinio formativo per i futuri autisti e a distanza di poche
ore sospenda cautelativamente l'eventuale formatore, scaricando
su di lui, di fatto, tutte le responsabilità amministrative.
Auspichiamo - conclude Sansone - che il polverone mediatico
sollevato dal consigliere regionale, Francesco Borrelli, non sia
di ostacolo rispetto alle future imminenti assunzioni di
personale e che l'azienda non usi il lavoratore in questione
come capro espiatorio". Tutto nasce infatti da immagini diffuse
dal consigliere regionale Borrelli che aveva denunciato la
presenza alla guida del bus di un ragazzo appena 15enne che,
dopo le verifiche effettuate da Anm, si è accertato fosse la
donna tirocinante.
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