Carceri in allerta a Napoli,
malgrado l'iniziativa appaia pacifica, in vista
dell'appuntamento fissato alle 18 di oggi via Fb per chiedere
l'indulto e l'amnistia: i detenuti in cella e le famiglie da
casa daranno vita alla cosiddetta "battitura", rito di protesta
che consiste, per chi è carcerato, nel percuotere le sbarre con
oggetti di metallo per fare rumore e far sentire la propria
voce. Da casa invece si faranno sentire con mestoli e pentole.
L'appello, che ha raccolto "like" e condivisioni, è stato
pubblicato alle 15 di ieri sul gruppo "Parenti e amici dei
detenuti a Poggioreale, Pozzuoli e Secondigliano". "I detenuti
gridano tutti salvi! Tutti a casa! - si legge sul post -
facciamo una battitura dai nostri balconi, come loro fanno
contro quelle maledette sbarre, appendiamo striscioni per
amplificare le loro grida...". Questo flash mob "diffuso" non ha
costretto l'amministrazione penitenziaria a rafforzare il
personale già incrementato per le rivolte ma il livello di
attenzione è comunque alto.
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