"Gli amanti conducono, come le api,
una vita dolce come il miele". E' tutta in questi versi,
graffiti su una parete color del vino dove sembrano nuotare
placide due anatre bianche, la magia della Casa degli Amanti,
gioiello senza eguali a Pompei, l'unica casa di cui ancora si
conservi, quasi intatto anche il secondo piano, addirittura
ancora con i suoi pavimenti in cocciopesto. Chiusa dopo il
terremoto dell'Irpinia che l'aveva resa inagibile tanto da
risultare pericolosa persino per gli addetti ai lavori, questa
dimora della Regio I il cui proprietario rimane avvolto nel
mistero riapre al pubblico per la prima volta dopo 40 anni.
"E' incredibilmente preziosa proprio perché si tratta di un
unicum dovuto alla genialità del grande Amedeo Maiuri,
l'archeologo che la riportò alla luce nel 1931 e che ebbe
l'intuizione di consolidare il piano superiore dell'abitazione
già nel corso dello scavo", spiega Massimo Osanna, direttore del
Parco Archeologico che accoglie il ministro della cultura
Franceschini.
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