Nel suo impianto di Casal di
Principe (Caserta) di trattamento e recupero rifiuti speciali
non pericolosi, prevalentemente inerti da demolizione, avrebbe
fatto smaltire grandi quantità di residui dell'attività edilizia
in assenza di ogni autorizzazione e documentazione, alimentando
un ingente traffico illecito e organizzato di rifiuti. Un
business che oggi ha portato all'esecuzione da parte dei
carabinieri del Noe di Caserta di una misura cautelare per il
delitto di traffico illecito di rifiuti del divieto di dimora a
carico dell'imprenditore Giovanni Pellegrino, e al sequestro a
quest'ultimo, per un valore di tre milioni di euro, della
società di quest Eco 2000 s.a.s., del relativo impianto di
trattamento e recupero di inerti, nonché di 7 autocarri, un
rimorchio e di altri mezzi d'opera e movimento terra.
I provvedimenti sono stati emessi dal gip del tribunale di
Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia
partenopea che ha coordinato le indagini.
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