É stato condannato a 2 anni per
aggressione dolosa (pena sospesa), il giovane che lo scorso 8
maggio, al culmine di una lite, aggredì un vigilante che stava
tornando a casa dopo il servizio su un treno della
Circumflegrea, a Napoli. La vittima, Gennaro Schiano, 64 anni,
dopo l'aggressione, fu medicato in ospedale e dimesso con una
prognosi di pochi giorni ma successivamente ebbe gravi
complicazioni che, secondo la famiglia, ne causarono la morte,
sopraggiunta dopo quattro mesi. La lite, determinata da una
banalità, scoppiò sul treno ma proseguì anche quando i due
scesero e fu ripresa dalle telecamere di sorveglianza. La figlia
dell'uomo, Lina, dopo avere appresa la sentenza, ha giudicato
inaccettabile la decisione del giudice, basatasi anche sulla
relazione di un consulente secondo la quale la causa del decesso
non era riconducibile a quell'evento. Tesi mai accettata dai
famigliari di Schiano secondo i quali al ragazzo si sarebbe
dovuto contestare l'omicidio preterintenzionale (chiesto dal
pm).
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