Stanno analizzando i video di altre
telecamere della zona gli investigatori della Squadra Mobile di
Napoli che, coordinati dagli inquirenti della Procura della
Repubblica, indagano sull'attentato subito dal pizzaiolo Gino
Sorbillo. L'obiettivo e' ricavare immagini riprese anche da
altre angolazioni, per acquisire, eventualmente, altre
informazioni sulla coppia di attentatori. L'esplosione della
bomba carta e' stata messa a segno da due persone, giunte su uno
scooter: una ha agito posizionando il potente petardo mentre
l'altra e' rimasta in sella allo scooter, in attesa del
complice, pronto per la fuga. Queste informazioni potrebbero
anche far capire agli investigatori da quale direzione siano
giunti e quale direzione abbiano preso per scappare. In questa
maniera si potrebbero recuperare altre immagini, da altri
sistemi di videosorveglianza, installati lungo il percorso
coperto dai due attentatori, immagini dove, magari, la loro
fisionomia sia piu' nitida.
L'esplosione, comunque, ha prodotto danni minimi all'ingresso
della nota pizzeria di via dei Tribunali. Gli investigatori non
escludono la pista del racket anche se le modalita' sembrano
essere piuttosto atipiche: la vittima ha infatti dichiarato di
non avere ricevuto richieste di pizzo e, solitamente,
l'attentato e' preceduto da un primo approccio estorsivo. Nella
zona dei Decumani, in passato teatro di violenti scontri
camorristici, sono ancora attivi elementi del gruppo malavitoso
Sibillo. In quella zona del centro di Napoli il fuoco dello
scontro tra clan opposti non e' ancora del tutto spento,
malgrado l'azione repressiva delle forze dell'ordine e della
magistratura. Al momento, pero', non ci sono elementi che
inducano gli investigatori della Squadra Mobile della Questura
di Napoli a privilegiare una pista in particolare, per cui le
indagini procedono a tutto campo.
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