"La piena integrazione del Banco di
Napoli nella struttura di Banca Intesa San Paolo ha risposto a
esigenze incontestabili di razionalità ed efficienza. Nel
momento in cui si è ritenuto che il soddisfacimento di tali
esigenze, in un contesto molto difficile per l'intero sistema
bancario italiano, si debba spingere fino al punto di
cancellare, almeno sul piano giuridico-formale, lo storico
istituto, non posso non esprimere rammarico e preoccupazione".
Lo afferma Giorgio Napolitano. "Ritengo che si debba rendere
omaggio alla storia del Banco, che ha costituito una grande
realtà rappresentativa dei ceti produttivi e del popolo dei
risparmiatori delle regioni meridionali, dando - pur tra non
pochi alti e bassi - contributi essenziali nel contrastare lo
squilibrio tra Nord e Sud. Non vorrei che questo doloroso
commiato riflettesse un ulteriore indebolimento dell'attenzione
e della comprensione, a livello nazionale, per gli attuali ancor
oggi così gravi problemi di Napoli e del Mezzogiorno".
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